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Il Consiglio provinciale ha proceduto nella seduta di questa mattina ad incardinare il bilancio di previsione 2011 e tutti gli allegati, quindi anche il Piano triennale delle opere pubbliche. Contestualmente ha deciso che gli emendamenti al bilancio e ai suoi allegati potranno essere presentati entro venerdì 17 giugno alle ore 14, e in aula per l’approvazione dello strumento finanziario si tornerà il 23 giugno alle 19. Al termine della discussione e dell’approvazione del bilancio saranno altresì trattati gli altri argomenti posti all’ordine del giorno: attività ispettiva, mozioni e un debito fuori bilancio.
La seduta sul bilancio si è aperta con la relazione del presidente della Provincia, on. Nicola Bono, che ha illustrato, al Consiglio, la proposta dell’Amministrazione. Il presidente della Provincia ha precisato nella sua relazione che “l’impostazione dello schema di bilancio di previsione 2011 risente dei tagli e del controllo delle spese fissati dal decreto legge n. 78 del 2010, convertito in legge n. 122/2010 e dalla legge di stabilità 2011. Inoltre – ha aggiunto il presidente Bono il bilancio di previsione risente della nuova normativa sul Patto di stabilità”.
“la Provincia – ha detto ancora il presidente Bono – ha dovuto fare i conti con una riduzione dei trasferimenti erariali pari a 3.801.924 (il 23%) rispetto a quelli ricevuti nell’anno 2010, mentre l’obiettivo programmatico, per il corrente anno, deve registrare un avanzo di esercizio pari a euro 1.956.000”. Nel raffronto tra il 2008 e il 2011 una contrazione della capacità di spesa di circa quinidci milioni di euro a parte i tagli nei trasferimenti. “Ma grazie al rigore finanziario la Provincia – ha detto ancora Bono – può vantare rispetto a molti altri enti una liquidità di cassa pari a tredici milioni e seicentomila euro. L’augurio che possiamo farci è che il prossimo esercizio finanziario possa registrare una rivisitazione dei vincoli sul patto di stabilità tali da consentire una espansione della spesa corrente”. Infine il presidente della Provincia ha anche sottolineato la stabilizzazione di oltre trecento precari.
Terminata la relazione del presidente Bono (per l’Amministrazione presenti in aula anche gli assessori Lidia Pannuzzo, Aurelio Basilico, Rino Lazzari, Nicky Paci, Stefano Andolina) l’opposizione in particolare con i consiglieri Carmelo Spataro, Liddo Schiavo, Alessandro Acquaviva e Gino Gionfriddo, ha contestato le procedure che hanno portato al prelievo del bilancio. In particolare hanno lamentato il fatto che non vi sia stata alcuna relazione per quanto riguarda il Piano triennale delle opere pubbliche e hanno criticato la mancanza in aula di un interlocutore per approfondire, appunto, le questioni riguardanti lo strumento urbanistico.
Anche il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha stigmatizzato a quel punto il comportamento dell’Amministrazione attiva, comprendendo le ragioni della minoranza, in quanto al momento del dibattito l’Amministrazione non aveva in aula né l’assessore competente sul Piano delle opere pubbliche né il dirigente che l’aveva redatto. Tuttavia le discussioni successive tra maggioranza (interventi dei consiglieri Paolino Amato, Mariano caldarella, Gianni Briante, Giuseppe Bastante) e opposizione hanno portato alla scelta delle date 17 e 23 giugno per procedere all’approvazione del bilancio, anche se alcuni consiglieri (Gionfriddo, Acquaviva, Bastante) si erano battuti perché la seduta proseguisse con la discussione su alcune mozioni.
“La macchina del bilancio di previsione – ha commentato il Presidente Mangiafico – procede secondo i tempi ragionevoli per l’approvazione entro le scadenze previste dalla legge. Ringrazio l’ottimo lavoro già svolto in queste settimane dalle commissioni consiliari per approfondire tutti i temi che caratterizzeranno in misura più cospicua il dibattito del prossimo 23 giugno”.
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