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Ho letto con estrema attenzione, sulla rivista delle Province, un servizio dedicato alle donne dal titolo “il risorgimento d’Italia al femminile”. Un viaggio nel passato che ha trovato il suo momento qualificante nel convegno organizzato dall’Upi, a Roma, su “Le Province e le donne del Risorgimento”. Artefice di questa giornata dedicata alle donne, Lidia Nobili, presidente della Consulta Pari opportunità dell’Upi. E per questo che voglio citare in estrema sintesi il pensiero espresso dalla Nobili che nel convegno ha affermato: “Celebrare le donne che hanno fatto l’Unità d’Italia è il nostro modo di dare seguito alle loro azioni, di rilanciare un dibattito sulla necessità di rendere sempre più chiaro il ruolo delle donne nella vita del Paese. Partire dalla storia ci deve dare la forza necessaria per costruire un futuro di parità”.
Parole che mi sento di condividere in pieno, perché le donne hanno scritto pagine di storia bellissime e importanti e al pari degli uomini hanno portato un contributo determinante per l’Unità d’Italia.
Oggi, nel terzo millennio, l’universo femminile, benché abbia fatto passi da gigante nell’ambito delle pari opportunità, rimane ancora indietro rispetto a quello maschile. In politica, nel sociale, nel mondo dell’imprenditoria, nel lavoro, le donne sono in ascesa ma non hanno ancora colmato il gap che le divide dagli uomini. Certo, il mondo femminile è in movimento e appare lanciato verso la conquista di spazi importanti e determinanti per il futuro del Paese. Ma ancora tanto va fatto e l’universo maschile deve favorire questa poderosa avanzata femminile che mette in campo le qualità indispensabili per amalgamarsi con quelle maschili e produrre una società migliore.
Detto questo, mi auguro che la Provincia regionale di Siracusa, su questo terreno, promuova al più presto delle iniziative a favore delle donne. E Credo che l’assessore al ramo, Lidia Pannuzzo, si farà promotrice di attività che sostengano il mondo femminile, le imprese, le attività di lavoro.
Sulla rivista della Provincia di Milano viene raccontato “un anno in rosa”. Presso l’Amministrazione di Milano è stato attivato “L’osservatorio donna” una linea verde gratuita e riservata che consente “di ricevere – si legge – informazioni sui servizi territoriali, orientamento in tema legale, psicologico, sociale, previdenziale e di diritto del lavoro, e consulenze dirette con esperti in infertilità di coppia” (unico servizio offerto da una pubblica amministrazione). Milano ha anche proposto uno “spazio rosa”, “un servizio di orientamento e di consulenza per il lavoro dipendente e autonomo”. E ancora “un servizio di informazione quotidianamente aggiornato sulle iniziative organizzate sul territorio”; un occhio attento verso le politiche femminili “articolate in progetti, alcuni cofinanziati in collaborazione con il Dipartimento per i diritti e le pari opportunità dedicati a specifiche tematiche”; Infine l’osservatorio permanente sulla violenza di genere.
Insomma, vedo una città, Milano, che con il suo ente locale più importante assume iniziative estremamente qualificanti in favore del genere femminile. E’ giunto il momento che anche dalle nostre parti con forza si propongano modelli simili di sviluppo. Nell’interesse delle donne ma anche per avere tutti noi una società migliore.
Michele Mangiafico
Presidente del Consiglio provinciale
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