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Una lunga maratona (peraltro caratterizzata da numerose sospensioni della seduta) iniziata poco dopo le dieci del mattino e conclusa poco prima dell’una di notte, ha portato il Consiglio provinciale all’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, del bilancio di previsione (da 112 milioni di euro) e di altri allegati allo strumento finanziario.
Il Piano triennale delle opere pubbliche (immediatamente esecutivo) è stato approvato con quattordici voti della maggioranza; sei no dell’opposizione. Il bilancio, invece, ha avuto il via libera per il sì espresso da quattordici componenti del centrodestra; no di tre esponenti della minoranza.
Gli emendamenti al Piano triennale delle opere pubbliche hanno costituito il cosiddetto piatto forte della giornata. La maggioranza ha varato una manovra da 27 milioni di euro destinandone 15 alla realizzazione dell’istituto Alberghiero e dodici alla viabilità provinciale.
La seduta – subito rinviata per mancanza di pareri su alcuni emendamenti – si è aperta con l’intervento del consigliere Roberto Getulio che ha chiesto dieci minuti di sospensione per la presentazione di super emendamenti. Alla richiesta del consigliere di maggioranza è salito il livello dello scontro tra maggioranza e opposizione con la minoranza (Carmelo Spataro e Alessandro Acquaviva e Liddo Schiavo) che ha sostenuto che il centrodestra voleva riproporre nuovi emendamenti perché alcuni già presentati nell’ambito soprattutto degli spettacoli non avevano ricevuto il parere favorevole, affermazioni confutate soprattutto dai consiglieri di maggioranza Bastante e Ranno.
Rientrato lo scontro tra maggioranza e opposizione, dopo, peraltro, una precisazione di ordine procedurale espressa dal segretario generale avv. Antonello Fortuna che aveva definito ammissibili i sub emendamenti, la seduta è ripresa con l’intervento del presidente della Provincia, on. Nicola Bono che, attraverso una relazione, ha illustrato il Piano triennale delle opere pubbliche.
Al termine dell’intervento del presidente Bono, le repliche dei consiglieri. Hanno parlato Carmelo Spataro, Nino Butera, Gino Gionfriddo, Liddo Schiavo, Alessandro Acquaviva. Tutti espressione dell’opposizione che ha criticato l’intervento del capo dell’Amministrazione soprattutto per la questione del mutuo legato all’Alberghiero, ma anche su altre questioni tipo l’ex carcere borbonico e sul turismo.
La replica del presidente Bono c’è stata. Il capo dell’Amministrazione provinciale ha sottolineato soprattutto il risanamento dei conti operato sotto la sua presidenza, la crescita nella capacità d’investimento, ha puntualizzato che rispetto all’anno scorso sono stati triplicati i bandi di gara, ha parlato dell’Alberghiero che dovrebbe vedere la luce in 23 mesi e ha spiegato i motivi per cui lo stesso Albergiero non poteva essere allocato presso l’Albergo scuola di via Crispi, una struttura in degrado.
Terminata questa fase, la prima della lunga giornata, il Consiglio è passato all’approvazione dei 21 emendamenti al Piano triennale, emendamenti presentati dalla maggioranza. Il primo porta la firma dei consiglieri Ranno, Paolino Amato, Briante, Caldarella, Prado, Bastante, Dolce, Iacono, Mangiafico e Saggio e riguarda la ricostruzione del ponte sito in contrada Xirumi sulla provinciale Brucoli-Castelluccio-Agnone; altro emendamento approvato (firmato da Ranno, Paolino Amato, Briante, Caldarella, Prado, Bastante, Dolce, Iacono, Mangiafico e Saggio) quello che attiene alla manutenzione straordinaria della provinciale Augusta-Brucoli. Altri ancora quelli relativi alla sistemazione del liceo classico Gargallo e al completamento del Verga. E poi tanti altri emendamenti sulla viabilità, l’edilizia scolastica e sul risparmio energetico.
Naturalmente la fase dedicata all’approvazione degli emendamenti è stata contraddistinta da un dibattito che ha avuto al centro della discussione la procedura. In altre parole il sistema della devoluzione (per quanto riguarda alcuni mutui) non è piaciuto all’opposizione. In particolar modo il consigliere Butera ha contestato aspramente questo modo di andare avanti. Dalla maggioranza la replica di Calvo, Amato, Andolina che hanno invece parlato di equità di investimenti in tutto il territorio.
Da parte sua il capogruppo del Pdl, Paolino Amato, ha definito particolarmente importante l’emendamento numero 20 relativo ai lavori urgenti di ripristino della strada di accesso al porto commerciale di Augusta.
Terminato il lungo lavoro con l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche con i suoi emendamenti, il Consiglio ha concentrato le sue attenzioni in modo particolare sul bilancio di previsione e i suoi emendamenti. Alessandro Acquaviva ne ha ritirato ben 102. Ne ha presentato uno – approvato all’unanimità – sull’acquisto di un mezzo che consentirà ai dipendenti di Siracusa risorse di provvedere alla sostituzione delle lampadine non funzionanti sulle strade provinciali. Acquaviva tuttavia ha infine ritirato l’emendamento sull’integrazione oraria agli ex contrattisti perchè l’ass. Rino Lazzari, presente alla seduta, ha preso l’impegno di verificare se sarà possibile inserire la cifra necessaria per esaudire le aspettative degli ex contrattisti, nelle prossime variazioni di bilancio.
C’è stato il via libera a un emendamento presentato da Liddo Schiavo per un contributo di quindicimila euro per il Museo del papiro. Così come è passato anche un emendamento proposto dal presidente del Consiglio Michele Mangiafico per quanto riguarda le prestazioni di servizi (autonomia gestionale e funzionale dell’organo consiliare).
Poi l’approvazione di due emendamenti che danno un po’ di ossigeno allo sport. Il primo riguarda un contributo di novantamila euro complessivi per le società sportive (Siracusa calcio, Trogylos, Ortigia e altre ancora), un emendamento a firma dei consiglieri Briante, Caldarella, Bastante, Saggio, Mangiafico, Prado, Ranno e Iacono.
Altro emendamento che ha riguardato il mondo dello sport, quello presentato da Carmelo Spataro. Si tratta di un contributo di settemila euro in favore della tradizionale manifestazione sportiva Val D’Anapo Sortino. Poi alcuni emendamenti ritirati anche da esponenti della maggioranza perché erano già stati presentati nell’ambito del Piano triennale delle opere pubbliche.
Il Consiglio ha anche approvato il punto 14 all’ordine del giorno. Informatizzazione: misure organizzative per il contenimento e la razionalizzazione delle spese di funzionamento. E il punto 15, il piano delle alienazioni immobiliari di proprietà della Provincia non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Anche su questi due punti si è sviluppato un beve dibattito tra maggioranza e opposizione.
Pillole di cronaca. In apertura di seduta il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha ospitato un intervento di Aldo Mantineo, segretario provinciale dell’assostampa. Mantineo ha portato a conoscenza dell’aula un episodio drammatico accaduto alcuni giorni addietro. Il suicidio di un giornalista pugliese precario, Pierpaolo Faggiano. Al termine dell’intervento il presidente del Consiglio, Mangiafico, ha disposto un minuto di silenzio in aula.
Sulla lunga maratona in aula il commento del presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico: “Quindici ore di proficua attività – ha detto - che hanno confermato la capacità di questa assemblea consiliare di rispettare costantemente i termini imposti dalla normativa, dotando l’Amministrazione attiva dello strumento finanziario necessario al raggiungimento dei propri obiettivi ed evitando la scure che caratterizzerà diversi enti locali a partire da domani di poter sostenere solo le spese indifferibili e urgenti fino all’approvazione del bilancio. Fatta questa premessa, i tanti emendamenti approvati sono il segnale evidente di un bilancio molto diverso dalla proposta approvata dalla Giunta qualche settimana addietro, un nuovo bilancio di previsione che induce rispetto alla conduzione dei lavori del Consiglio a due considerazioni: la prima è che ond’evitare questa lunga e a tratti estenuante approvazione in aula l’Amministrazione potrebbe maturare la propria proposta in maggiore sinergia con la maggioranza che la sostiene, la seconda è che sia prevalsa la volontà di indirizzo del Consiglio provinciale soprattutto in merito al programma di governo delle opere pubbliche, su cui l’assemblea di via Roma ha voluto imprimere un’accelerazione a diversi interventi sul territorio volti alla soluzione di problemi di sicurezza stradale atavici, di circolazione veicolare per il raggiungimento di importanti zone industriali, agricole e turistiche e di manutenzione di gran parte della viabilità esistente, attraverso l’accensione di mutui. Un ricco elenco di strade che beneficeranno di lavori di ripristino, completamento e manutenzione che va per intero ascritto al merito dei consiglieri provinciali. Assolutamente esaltante la capacità del Consiglio provinciale di dettare tempi nuovi nel campo della politica sportiva dell’ente di via Malta attraverso un emendamento che vuol dare un segnale concreto alle società del territorio che danno particolarmente lustro alla nostra provincia, riuscendo nel contempo ad alimentare un’importante attività giovanile. All’Amministrazione va dato atto di essere riuscita a condurre in porto l’approvazione del mutuo sul nuovo istituto Alberghiero di Siracusa, che solo adesso potrà vedere la luce di un avviso pubblico e la speranza che la soluzione scelta dall’Amministrazione rintracci un’azienda che abbia la volontà di farsi carico di questo progetto di finanza portando a conclusione un’incompiuta più che trentennale. Il passaggio di bilancio di ieri sera dimostra che la questione dell’Alberghiero fosse intimamente legata all’approvazione del bilancio da parte del Consiglio provinciale e che rispetto alle legittime aspettative della popolazione siracusana l’annuncio addirittura nel mese di novembre 2010 del bando per la nuova scuola avrebbe voluto maggiore prudenza”.
Poi, a tarda notte, il Consiglio è stato aggiornato a data da destinarsi.
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