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Nel dibattito sulla gestione delle risorse idriche, si è inserita da ultimo la delibera con cui lo scorso primo luglio il Comitato delle Regioni ha varato a Bruxelles un parere sul ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una gestione sostenibile dell’acqua. L’importanza del parere, soprattutto perché adottato a maggioranza, emerge dalla considerazione dell’orientamento assunto sul tema delle politiche idriche dai governanti degli enti regionali e locali rispetto ai loro paesi e alla stessa Unione europea. Il tema centrale è infatti quello della capacità di ascoltare i livelli più bassi dell’amministrazione pubblica prima di prendere decisioni sulla risorsa acqua. Vale la pena, infatti, di approfondire alcune delle cinquanta considerazioni del parere: 1) la gestione delle risorse idriche deve avere come principale bussola la sostenibilità ed essere integrata con le altre politiche basate sullo sviluppo sostenibile (punto 4); 2) l’Unione europea deve dare avvio ad una nuova stagione sul tema della risorsa idrica basata su un ampia partecipazione pubblica, anche degli enti regionali e locali (punto 6), questione che probabilmente oggi è particolarmente sentita per come anche in Italia gli enti regionali e locali abbiano subito la legge Galli; 3) vengono sottolineati i principi del “chi inquina paga” (polluter pays) e del “chi spreca paga” (over user pays), nella definizione delle tariffe (punto 8), cosa che dovrebbe far riflettere anche rispetto alle nostre tariffazioni che recepiscono molto il secondo principio, ma non altrettanto bene il primo; 4) viene raccomandata una governance multilivello (punto 27), che avrebbe certamente evitato l’azione che dal basso hanno dovuto promuovere migliaia di cittadini in Italia con lo strumento referendario; 5) si auspica l’utilizzo del Fondo europeo di solidarietà per gli eventi estremi (punto 38), che alla memoria del nostro territorio ricorda gli eventi alluvionali degli ultimi anni e che, probabilmente, saranno in futuro sempre più frequenti. In allegato, per maggiore completezza d’informazione, l’intero deliberato.
Michele Mangiafico
Presidente del Consiglio provinciale
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