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Il Consiglio provinciale, nella seduta di ieri sera, ha approvato la modifica al Piano triennale delle opere pubbliche inserendo nello strumento urbanistico il progetto “Green Way” di Pantalica, progetto che sarà realizzato con fondi europei (oltre tremilioni e duecentomila euro). E’ stato il consigliere Nunzio Dolce a chiarire, al Consiglio, i termini del progetto. E in Consiglio è passato all’unanimità.
Subito dopo la presentazione di Nunzio Dolce ha preso la parola il Consigliere Carmelo Spataro il quale ha espresso parere favorevole, ma ha sottolineato come per l’ennesima volta sia stata l’opposizione a permettere che il provvedimento andasse in porto mantenendo il numero legale. Il presidente del Consiglio Michele Mangiafico e il capogruppo del Pdl Paolino Amato, hanno riconosciuto alla minoranza il senso di responsabilità già manifestato in altre occasioni.
Quindi il Consiglio è passato all’attività ispettiva. La prima interrogazione all’Amministrazione (presenti il presidente on. Nicola Bono e gli assessori Lidia Pannuzzo, Rino Lazzari, Stefano Andolina, Franco Latino e Niky Paci) quella del consigliere Liddo Schiavo sulla questione-Università. Schiavo, a proposito del quarto polo, ha detto: “Non vedo proprio come possa decollare. Sono tanti gli impedimenti. Credo che il Consorzio non vada sciolto, però bisogna capire cosa deve fare, se oggi è utile”.
“La procedura relativa all’istituzione del quarto polo – ha detto il presidente Bono - è cosa certamente complessa, poiché, in particolare, presuppone la convergenza di volontà di più soggetti. In generale, perché si tratta di perseguire un obiettivo senz’altro ambizioso, il cui percorso, non privo di ostacoli, va costruito con la giusta determinazione ma anche con pazienza e ottimismo da parte di tutti. Parlando di volontà convergenti mi riferisco a quella degli atenei isolani, di cui 3 su 4 hanno sempre manifestato totale accordo, mentre l’Università di Enna, che com’è noto in un primo momento aveva dato il proprio consenso, ha poi fatto un passo indietro, esprimendo la sua opposizione. Tale opposizione costituisce certamente una difficoltà forte, ma non insuperabile su cui si sta lavorando in strettissimo raccordo anche con il Ministero, insieme, ovviamente, agli esponenti delle istituzioni locali di Siracusa e Ragusa, al fine di individuare percorsi che ci consentiranno di raggiungere l’ambizioso obiettivo. Il cambiamento di rotta dell’Università Kore è quindi apparso il disperato tentativo per salvare un Ateno privato che sopravvive, com’è noto, grazie ai congrui contributi pubblici, che potrebbero subire riduzioni in caso di istituzione della quarta università statale siciliana. In ogni caso l’Università a Siracusa non è a rischio di estinzione perché la convenzione siglata in maggio 2010 con l’Università di Catania per il mantenimento della facoltà di Architettura a Siracusa, non scade nel 2014, come amano strumentalmente dichiarare catastrofisti in servizio permanente effettivo, ma scadrà solo nel 2020. Per quanto riguarda il ridimensionamento dell’offerta formativa questa è scaturita da scelte unilaterali dell’Università di Catania.
“Sul futuro del Consorzio – ha concluso il presidente Bono – è chiaro che il realizzarsi del progetto del quarto polo ne assorbirebbe ogni competenza e funzione”.
Sul discorso Università è intervenuto anche il consigliere Carmelo Spataro il quale ha subito detto che avrebbe preferito una discussione su questo argomento in un’aula piena e non semi vuota. “Stiamo continuando a dire – ha precisato – che non è escluso che il quarto polo si costituisca, ma Piazza non ha rassicurato che si farà, Oggi si sta discutendo di quarto polo con sede legale a Siracusa, ben sapendo che Enna, che ha un’università privata, si sarebbe tirata indietro.”
Il presidente Bono ha replicato affermando che la Provincia sta lavorando per aumentare l’offerta formativa a due facoltà”.
Altra interrogazione trattata quella proposta dal consigliere Biagio Saitta sulla convenzione Campo scuola Pippo Di Natale nell’ambito dei rapporti tra Provincia e comune. In realta già nel 2000 la convenzione fra Comune e Provincia fu disdetta. “Proprio in mancanza di un accordo formale tra i due enti – ha risposto il presidente Bono – all’inizio di quest’anno il comune di Siracusa ha proposto di affidare a terzi la gestione dell’impianto relativamente al campo di calcio, mantenendo invece nella disponibilità degli enti le piste di atletica ed ogni altra parte dell’impianto relativa a tale attività sportiva. L’Amministrazione provinciale ha manifestato la propria disponbilità di affidare la gestione dell’impianto a terzi, avviando le procedure che in questi casi la legge prevede. Nei prossimi giorni gli uffici competenti trasmetteranno al Consiglio provinciale la bozza di convenzione relativa all’affidamento della gestione a terzi.Superata la paventata notizia della chiusura dell’impianto sportivo”.
Il consigliere Alessandro Acquaviva ha interrogato l’Amministrazione sul rischio nucleare nella rada di Augusta. Secondo Acquaviva nella rada di Augusta si sarebbero intensificati il transito e la sosta dei sottomarini Usa impegnati nei bombardamenti in Libia. Acquaviva ha chiesto al presidente Bono se sono state attuate dagli organi competenti tutte le procedure finalizzate a garantire alla popolazione la conoscenza sul rischio radiologico presente e sulle eventuali misure di emergenza da adottare in caso di incidente; ha altresì chiesto se il presidente della Provincia intende richiedere uno specifico parere alla Commissione tecnica regionale sulla compatibilità della funzione militare del porto di Augusta con il progetto del rigassificatore ricadente all’interno della rada.
“Dagli uffici provinciali – ha risposto il presidente Bono ho avuto la conferma che in materia ambientale alla Provincia compete la prevenzione e controllo dei livelli di inquinamento atmosferico, mediante la vigilanza sulle attività industriali, la corretta gestione delle attività di smaltimento dei rifiuti nelle zone di competenza, la vigilanza delle acque interne. In tema di acque marittime non è attribuita nessuna competenza”.
Sulla vicenda il presidente ha scritto alla Prefettura che ha provveduto a costituire il comitato misto al fine di redigere un apposito piano di emrgenza per assicurare la protezione della popolazione. “Il prefetto inoltre – ha detto ancora il presidente Bono – ha reso noto di aver già predisposto il piano di emergenza esterna all’area portuale che dovrà essere esaminato dal comitato misto”.
Quanto alla compatibilità con il progetto del rigassificatore, il presidente Bono ha risposto che il progetto per la realizzazione del rigassificatore ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte degli organi preposti che hanno valutato ogni aspetto critico relativo alla sicurezza dell’impianto in relazione all’ambiente dove è prevista la sua realizzazione.
Il presidente del Consiglio Michele Mangiafico ha interrogato il presidente della Provincia Nicola Bono sui lavori dell’ex Itas di via Mirabella.
“Posso dire – ha precisato il presidente Bono – che non appena sarà concluso il collaudo delle opere realizzate è intenzione dell’Amministrazione finanziare, con parte dei ribassi d’asta dei lavori dell’istituto Einaudi e con altri fondi, una perizia già redatta dall’ufficio relativa alla realizzazione dei lavori necessari all’interno dell’immobile di via Mirabella, così da renderlo fuibile nel rispetto della vigente normativa, con conseguente sua riutilizzazione, riduzione del rischio furti e degrado dei recenti lavori finiti nonché dismissione degli affitti”.
Ultima interrogazione trattata quella sulle lettere anonime presentata dal consigliere Alessandro Acquaviva. Il presidente Bono ha parlato di correttezza e lealtà del personale della Provincia e ha stigmatizzato il fatto che gli autori delle missive si siano nascosti dietro l’anonimato.
Altro momento nel corso del Consiglio provinciale, l’annuncio del consigliere Maurizio Ranno che ha dichiarato di essere approdato nel gruppo consiliare Forza del sud. E l’invito da parte del consigliere Spataro rivolto al presidente del Consiglio di voler mettere l’attività ispettiva al primo punto in occasione delle prossime sedute.
Da parte sua il presidente del Consiglio Michele Mangiafico ha così commentato i lavori di ieri sera: “Un’ora abbondante di interpellanze è servita a molti consiglieri per esercitare il diritto/dovere di controllare l’operato dell’Amministrazione attiva in materie delicate come l’università, l’edilizia scolastica, la tutela ambientale, la gestione degli impianti sportivi, dando vita anche a momenti di costruttivo confronto. Non è stata tuttavia sufficiente alle necessità dell’intero Consiglio. Rimangono ancora molte interrogazioni agli atti dell’ufficio, per questo anche la prossima seduta avrà inizio con l’attività ispettiva. Particolarmente gradita da parte dell’intero Consiglio la partecipazione di gran parte dei dirigenti alla fase delle interrogazioni grazie alla sensibilizzazione in questa direzione del direttore generale”.
Il Consiglio è stato poi rinviato a data da destinarsi.
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