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Mentre in Italia si discute su come gestire un gruppo al potere con un altro gruppo al potere, le altre nazioni europee si cimentano proficuamente su una politica redditizia per le loro aziende portando a casa l’ennesimo risultato utile. Gli Stati membri, infatti, hanno approvato la proposta della Commissione di aumentare da 210 milioni di euro a 227 milioni di euro il sostegno finanziario dell’UE nel quadro del piano d’emergenza a favore dei produttori di ortaggi colpiti dalla crisi dell’E. coli, che come noto ha colpito maggiormente la Germania. In questo modo la Commissione potrà soddisfare al 100% le domande di risarcimento inoltrate da vari Stati membri. In base alle notifiche trasmesse dagli Stati membri in merito a domande di sostegno da parte dell’UE per tutte le misure eccezionali previste, ossia i ritiri, la raccolta prima della maturazione o la mancata raccolta dei prodotti, risulta che l’impatto finanziario delle misure adottate nel contesto di questa crisi sia stato lievemente maggiore del previsto. Viste le notevoli ripercussioni negative sul mercato degli ortofrutticoli e il danno causato all’intero settore, la Commissione ha ritenuto opportuno aumentare la dotazione finanziaria dello strumento di crisi fino a 227 milioni di euro. C’è da domandarsi che fine abbia fatto il percorso opportunamente iniziato il 6 febbraio 2010 in Consiglio provinciale e proseguito alla Regione per l’adozione di misure di sollievo alla crisi agricola in Sicilia o ancora perché non sia accaduto altrettanto per i tanti nostri prodotti che negli ultimi anni periodicamente hanno subito congiunture sfavorevoli. Forse una politica meno rissosa avrebbe portato maggiori risultati.
Michele Mangiafico
Presidente del Consiglio provinciale
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