Data: 09/09/2011
Oggetto: Consiglio provinciale del 30 agosto
  Nella seduta del Consiglio provinciale di ieri sera si è discusso soprattutto di trasporti ferroviari per una mozione presentata dal consigliere di Fds, Gianni Briante. L’esponente della maggioranza ha sostenuto che “il sistema dei trasporti ferroviari riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e sociale per la nostra provincia. Molti tagli – ha aggiunto sono stati apportati a treni di lunga percorrenza e regionali, soprattutto quelli che raggiungevano la zona sud orientale. La mancata entrata in servizio del nuovo scalo merci Pantanelli e delle nuove officine ad oggi per Siracusa significa cementificazione ed esborso di denaro pubblico”. Briante ha complessivamente definito drammatica la situazione del trasporto ferroviario e ha concluso il suo intervento chiedendo un incontro urgente con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti per “discutere del futuro delle ferrovie nella nostra provincia, incontro a cui dovrà partecipare una delegazione del Consiglio provinciale che riferirà all’intera Assemblea”. Diciamo subito che al termine della discussione la mozione di Briante è stata approvata all’unanimità. Dopo Briante da registrare l’intervento del presidente della Provincia, on. Nicola Bono. Il Presidente Bono ha soprattutto puntato l’indice contro la Regione siciliana, “unica tra le regioni italiane – ha evidenziato il capo dell’Amministrazione - a non aver firmato il contratto di servizio con le ferrovie dello Stato. Da qui la spiegazione del progressivo disimpegno delle Ferrovie dello stato poiché le tratte regionali sono da anni di competenza delle Regioni e vanno gestite con le risorse di cui al contratto di servizio. Se a ciò si aggiunge che la regione non ha neanche firmato l’accordo di programma quadro con le Ferrovie, bloccando da anni circa 108 milioni di euro di investimenti, si ha chiaro quali siano le gravissime responsabilità di Palermo nella complessiva debacle delle ferrovie siciliane e, conseguentemente, siracusane”. Il presidente Bono, nel corso dei chiarimenti forniti al Consiglio, ha anche elencato le iniziative e le richieste che, in sinergia con la Provincia di Ragusa, sono state avanzate alla Regione, ma che sono rimaste del tutto inevase. “La Provincia di Siracusa – ha sostenuto Bono – non è mai stata né assente né distratta sullo strategico tema della intermodalità dei trasporti, con un occhio di particolare interesse verso i trasporti ferroviari, specie dopo il completamento dei due assi autostradali che attraversano per intero il territorio provinciale”. Bono ha infine ricordato al Consiglio tutti gli incontri e i contatti avuti con l’assessorato regionale competente negli ultimi due anni. Liddo Schiavo, esponente della minoranza (va detto che in avvio di seduta il consigliere Carmelo Spataro ha chiesto l’appello nominale per la nomina degli scrutatori e subito dopo ha abbandonato l’aula) ha sostenuto che la situazione della nostra provincia è ancora più disastrosa perché il territorio siracusano è a forte vocazione turistica. “Condivido – ha concluso - le responsabilità dei vari governi regionali”. Giuseppe Bastante ha definito “disarmante” la situazione riguardante il trasporto ferroviario in provincia. “La gente – ha aggiunto – ripone molte aspettative nell’attuale classe dirigente. Serve la certezza che vengano fatti gli investimenti. Sono pronto a un sit-in dinanzi al ministero”. “Si tratta – ha detto Paolino Amato – di una questione determinante per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio. Occorre una protesta forte”. E Amato ha ricordato al presidente Bono di vigilare anche sulla questione del “corridoio 1”. “Sono evidenti – ha sostenuto Gino Gionfriddo – le responsabilità della Regione. E’ in corso un depotenziamento dei trasporti e di altre realtà economiche”. Al termine del dibattito sui trasporti il presidente Bono ha chiesto al Consiglio la convocazione di una seduta per discutere il punto 10 all’ordine del giorno, vale a dire la pianificazione territoriale, l’adozione del progetto di Piano territoriale e di Vas afferente al Piano. Bono ha anche aggiunto che è in dirittura d’arrivo la sesta relazione semestrale. Tre dei punti all’ordine del giorno (Commercio equo e solidale, mozione su territorio provinciale indisponibile per la costruzione di centrali nucleari e di ogni altro tipo di impianto a servizio di queste, e le due mozioni di segno opposto presentate dalla maggioranza sul Consorzio Universitario) sono stati rinviati e saranno trattati nel corso della prossima seduta di Consiglio, la data dovrà essere individuata durante la conferenza dei capi gruppo. Due mozioni sono state invece ritirate (sul cavalcaferrovia di Rosolini e quella riguardante l’esclusione dalla lista regionale dei comuni a vocazione turistica di Pachino e Portopalo, in quanto il caso è rientrato). A chiedere il rinvio ad altra seduta della discussione sul Consorzio universitario è stato Paolino Amato che ha parlato di situazione un po’ imbarazzante. Da parte dell’opposizione critiche alla maggioranza, ma Bastante le ha respinte parlando invece di democrazia. Per la cronaca la seduta è cominciata con la presenza di dodici consiglieri, del presidente Bono e degli assessori Lidia Pannuzzo e Rino Lazzari. Da parte sua il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha così commentato la seduta di ieri sera: “Il dibattito sul trasporto ferroviario nella nostra provincia, chiamando in causa le responsabilità della Regione, che in questi anni non ha fatto nulla, ci dimostra quanto lontana sia Palermo dalla risoluzione dei problemi locali e quanto grave sarebbe in futuro il passaggio a Palermo anche delle attuali competenze provinciali”.
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