Data: 20/08/2008
Oggetto: CONSIGLIO PROVINCIALE, APPROVATO IL BILANCIO
  Con sedici voti favorevoli (quelli della maggioranza) e sei astenuti (quelli dell’opposizione) il Consiglio provinciale ha approvato il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008 e la relazione revisionale e programmatica del bilancio triennale 2008-2010. Senza alcun emendamento, così come era stato stabilito. Soddisfazione ha espresso il presidente della Provincia, Nicola Bono, che ha rivolto il suo personale ringraziamento al Consiglio provinciale. “Quella del Consiglio – ha detto il presidente Bono – è stata una scelta responsabile che per il futuro apre fronti di collaborazione. Abbiamo la volontà di ripartire per raggiungere gli obiettivi all’interno di un progetto politico. Mi auguro che presto si proceda con l’assestamento di bilancio perché questo passaggio ci permetterà di governare la Provincia”. Da parte sua il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha commentato così il voto: “Il Consiglio provinciale, lungi dall’abdicare al proprio ruolo, ha dotato di uno strumento finanziario la Provincia dopo un vuoto di otto lunghi mesi, che è stato colmato con grande senso di responsabilità. Al contrario, ha incassato l’impegno da parte dell’Amministrazione a rivedere già nel mese di settembre il bilancio stesso svolgendo così in pieno la propria funzione di indirizzo politico. Per queste ragioni esprimo piena soddisfazione”. Prima del voto l’intervento dell’assessore provinciale al Bilancio, Salvatore Mangiafico. “Si tratta – ha detto – di una manovra da sessanta milioni di euro, di un bilancio tecnico. Pensate che oltre 46 milioni di euro sono previste per le spese cosiddette obbligatorie. A causa della gestione precedente ci ritroviamo ad avere poca discrezionalità amministrativa”. Alla seduta hanno preso parte il presidente Bono e gli assessori Mangiafico, Consiglio, Meloni, Barbagallo e Reale. Tra consiglieri hanno preso la parola Carmelo Spataro, Alessandro Acquaviva, Biagio Saitta, Rosario Di Lorenzo, Gaetano Amenta, Domenico Paci ed Emanuele Schiavo.
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