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Il Consiglio provinciale di ieri sera è stato interamente dedicato a tre questioni. La presentazione del nuovo assessore alla Cultura, Vincenzo La Gioia, la discussione su una mozione di indirizzo firmata da quattordici consiglieri di maggioranza e opposizione sull’istituto Alberghiero e l’istituzione della Consulta provinciale delle elette, un provvedimento che in aula è passato all’unanimità sebbene corretto da tre emendamenti, che è stato curato dall’assessore Lidia Pannuzzo. Presenti in aula oltre a quindici consiglieri provinciali, il presidente della Provincia, on. Nicola Bono e gli assessori Vincenzo La Gioia, Lidia Pannuzzo, Rino Lazzari, Stefano Andolina.
All’inizio della seduta il presidente Bono, che ha parlato di normale rotazione, ha presentato al Consiglio il neo assessore Vincenzo La Gioia (Fds) che ha preso il posto di Aurelio Basilico. L’ass. La Gioia, di Augusta, imprenditore, nel suo intervento di saluto al Consiglio ha detto che cercherà di guadagnare la fiducia sia della maggioranza che dell’opposizione. Nell’ambito della presentazione del neo assessore sono intervenuti, per un saluto al nuovo amministratore, i consiglieri Paolino Amato, Corrado Calvo, Nino Butera, Liddo Schiavo e Carmelo Spataro. Quest’ultimo, oltre a porgere il proprio saluto, ha chiesto all’ass. La Gioia che sarà importante conoscere l’attività programmatica che intende portare avanti.
Esaurita la fase della presentazione del nuovo assessore, il presidente Michele Mangiafico ha informato il Consiglio di una mozione dell’ultimo momento firmata da quattordici consiglieri sull’Alberghiero. E ha dato la parola al consigliere Biagio Gionfriddo, primo firmatario, perché la illustrasse. In sostanza con questa mozione si intende impegnare l’Amministrazione a non procedere nella costruzione del nuovo istituto Alberghiero sia per la spesa eccessiva da sostenere, ma anche per i tempi. La soluzione proposta quella di adattare uno stabile di circa sette mila metri quadri che si trova nei pressi della stazione centrale.
Sulla situazione di questo edificio, di proprietà della Regione, proprio a Palermo è in programma, il 25 ottobre, una conferenza dei servizi per esaminare la questione. Una società privata, infatti, in questi anni avrebbe dovuto portare avanti dei lavori che non sono stati mai eseguiti. Il presidente Bono ha parlato di una situazione tecnico-giurdica complessa. Ma il Consiglio ha insistito sulla necessità che l’Amministrazione provinciale partecipi alla conferenza dei servizi e ha anche deciso di proseguire il dibattito su questa vicenda in occasione della prossima seduta.
Ultimo argomento trattato nella seduta di ieri quello relativo all’istituzione della consulta provinciale delle elette, un provvedimento, come abbiamo detto, che è passato all’unanimità. L’ass. Pannuzzo ha illustrato al Consiglio l’iniziativa. Si tratta in sostanza di una Consulta, composta da assessori e consiglieri donne del territorio, che promuove e programma politiche rivolte al conseguimento dei principi di uguaglianza e parità di genere nella provincia di Siracusa.
Il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha così commentati i lavori di ieri sera: “L’istituzione della Consulta delle elette è una decisione molto qualificante per il Consiglio provinciale. Non va considerata come una posizione di retroguardia rispetto al processo decisionale, quanto piuttosto come momento di confronto per allargare progressivamente il numero delle donne nella nostra Provincia che occupano cariche pubbliche nell’Amministrazione degli enti locali, sottolineando la lungimiranza di quelle Amministrazioni al cui interno operano già numerose figure femminili. Penso all’esempio virtuoso del Comune di Solarino, dove quattro donne su sei compongono l’organo esecutivo dell’ente”.
Alla fine il Consiglio è stato aggiornato a martedì prossimo (25 ottobre) alle ore 19.
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