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Il Consiglio provinciale nella seduta di ieri sera ha approvato il Piano territoriale provinciale. Seconda Amministrazione in Sicilia a dotarsi dello strumento programmatorio. Ma i lavori di ieri sera non si sono limitati all’approvazione del Piano. Discussa anche la mozione del Consigliere Giuseppe Bastante riguardante il ritiro della Provincia dalla partecipazione al Consorzio Universitario Archimede, mozione che al termine del dibattito è stata bocciata con otto no, tre astenuti (tra cui il presidente del Consiglio Mangiafico) e tre sì (lo stesso Bastante, Saggio e Acquaviva). Naturalmente dopo la bocciatura della mozione di Bastante il consigliere Mariano Caldarella di Forza del Sud ha ritirato la sua di segno opposto vista la volontà politica espressa dal Consiglio. Durante i lavori anche un’ora di attività ispettiva con il presidente Bono che ha risposto a tre interrogazioni presentate da Mangiafico e Acquaviva.
E a proposito dell’approvazione del Piano territoriale provinciale, il presidente Mangiafico ha così commentato il provvedimento passato ieri in Assemblea all’unanimità: “L’approvazione definitiva del Piano Territoriale Provinciale da parte dell’Assemblea di via Roma – ha detto Mangiafico - rappresenta un fatto storico per il nostro ente e questo Consiglio può ascriversi il merito di aver varato in poco più di tre anni tutte e tre le fasi necessarie a giungere al completamento dell’iter procedimentale (linee preliminari, piano definitivo, piano esecutivo). In una fase in cui spesso si discute di strumenti urbanistici già approvati col senno del poi, questo strumento di pianificazione potrà costituire da oggi in poi un punto di riferimento ed un argine su politiche di salvaguardia del territorio da un punto di vista della pianificazione commerciale, su politiche di programmazione viaria dal punto di vista della conoscenza dei flussi di traffico delle arterie provinciali, quanto piuttosto sulle politiche di programmazione dei trasporti o dello stesso consumo del territorio. Sento il dovere di ringraziare tutti i consiglieri provinciali per l’eccellente lavoro che hanno profuso fino ad oggi, manifestando come sempre grande senso delle istituzioni, responsabilità civile e passione per la loro attività”.
Il Consiglio di ieri si è aperto con una comunicazione del consigliere Giuseppe Bastante, il quale ha voluto precisare che, contrariamente alle indiscrezioni che giravano in aula lunedì scorso, quando era prevista la seduta in prima convocazione, il Pdl non aveva per niente intenzione di far cadere il numero legale per tutelare “qualcuno”, tanto è vero che i consiglieri presenti in aula erano 4 su 6. Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Carmelo Spataro, Paolino Amato, Biagio Ginfriddo e Salvatore Andolina. E il dibattito è scivolato sulla figura dell’assessore ai Lavori pubblici che manca da molti mesi, delega che in questo momento ha il presidente Bono. Dall’opposizione è stata sottolineata ancora una volta questa nota stonata, dalla maggioranza difesa invece del buon lavoro portato avanti dal presidente Bono. Nel corso del confronto è ancora venuto fuori il nome di Tino Di Rosolini, indicato dall’opposizione come il motivo del contendere all’interno del Pdl.
Il Consiglio è quindi passato all’attività ispettiva. Tre, come abbiamo scritto all’inizio, le interrogazioni trattate, anche se il consigliere Briante ne ha illustrata una quarta, sui rischi idrogeologici, a cui l’Amministrazione risponderà in occasione della prossima seduta dedicata alle interrogazioni.
La prima ad essere trattata quella presentata dal presidente del Consiglio, Mangiafico, in ordine ai lavori di manutenzione straordinaria presso l’istituto “Fermi” (con il crollo del soffitto di un’aula) sia per quanto riguarda l’impianto dell’ascensore.
Il presidente Bono ha chiarito “che sono stati in gran parte completati i lavori di restauro e consolidamento strutturale del solaio e delle travi portanti. Per quanto riguarda invece l’ascensore l’intervento di manutenzione straordinaria è stato completato da qualche settimana”.
Acquaviva ha chiesto chiarimenti al presidente Bono sulla eventuale stabilizzazione di otto lavoratori interinali di Siracusa Risorse. Il presidente Bono ha spiegato al consigliere Acquaviva che Siracusa Risorse ha fatto presente all’Amministrazione la possibilità di indire un avviso pubblico per la selezione di unità lavorative da utilizzare per il diserbo. “Trattasi quindi – ha concluso il presidente Bono – di una necessità alla quale si porrà rimedio nel rispetto di tutte le stringenti norme regolanti la delicata materia dell’assunzione di personale interamente partecipate da Enti locali”.
L’ultima interrogazione trattata quella presentata da Alessandro Acquaviva sulla discarica abusiva in contrada Mostrinciano a Priolo. Il presidente Bono, dopo aver parlato dell’importanza dell’iniziativa “tolleranza zero” per quanto riguarda le discariche abusive, ha risposto che dopo un controllo effettuato dai tecnici dell’ufficio nella zona indicata non è stata rinvenuta alcuna discarica abusiva.
Nell’ambito dell’ora dedicata all’attività ispettiva, da segnalare un intervento del consigliere Biagio Saitta il quale ha accennato all’ipotesi di un sistema completo di video sorveglianza per quanto riguarda il deposito dei rifiuti e ha anche parlato di aree sporche nei pressi di Cassibile ma anche sulla statale Siracusa-Cassibile, in particolare nel tratto che dal Malibù porta a Siracusa, e ha chiesto una maggiore interlocuzione con i comuni e con gli altri enti interessati (Anas e Cas). Il presidente Bono ha risposto che la Provincia come competenze ha solo quella di provvedere alla raccolta dei rifiuti lungo le strade provinciali. E ha aggiunto che la Provincia non consentirà ai comuni e all’Anas di sottrarsi alle proprie responsabilità.
Nel corso dei lavori il Consiglio provinciale ha anche approvato, all’unanimità, l’odg del consigliere Acquaviva sul commercio equo e solidale.
Infine spazio alla mozione presentata da Bastante che chiedeva il ritiro della partecipazione dell’Ente al Consorzio universitario Archimede. Bastante ha illustrato la sua mozione al Consiglio affermando che la gestione del Consorzio è stata fallimentare e quindi ha invitato il Consiglio a prenderne atto e a votare per il ritiro della partecipazione della Provincia. Sull’argomento sono intervenuti Briante (ha invece chiesto il potenziamento), Butera (il Consorzio ha un’importanza strategica), Caldarella (ha chiesto il consolidamento del Consorzio), Amato (“ci aspettavamo un atto di lealtà dal presidente e dal vice presidente del Consorzio, le dimissioni), Schiavo (costi eccessivi, ma non va buttato), Andolina (ha sottolineato l’esigenza di realizzare una buona politica universitaria e ha auspicato le dimissioni dei vertici del Consorzio), Saggio (le due mozioni di segno opposto dimostrano lo spirito liberale all’interno della maggioranza. Mi schiero con Bastante), Getulio (la mozione di Bastante rappresenta una fuga in avanti). Quasi tutti hanno anche parlato di costi eccessivi e di un ridimensionamento che deve esserci visto il periodo di crisi. Poi il Consiglio è stato rinviato a data da destinarsi.
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