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Nulla di fatto nel corso del Consiglio provinciale di ieri sera chiamato a votare le variazioni di bilancio e i diciassette emendamenti (poi diventati ventidue). Al primo appello, alle 19, mancanza del numero legale, quindi inizio della seduta alle ore 20. all’apertura dei lavori il consigliere Nunzio Dolce ha chiesto una sospensione di quindici minuti e la contestuale riapertura dei termini per la presentazione di nuovi emendamenti.
La richiesta, comunque passata al voto, ha creato malcontento tra i banchi dell’opposizione che ha parlato di ennesima pantomima da parte della maggioranza. Al rientro in aula, due emendamenti, uno del consigliere Calvo e l’altro dei consiglieri Getulio e Dolce, sono giunti al tavolo della presidenza con ritardo rispetto al termine stabilito per cui nuova contrapposizione tra maggioranza e opposizione con Calvo che ha spiegato che il suo emendamento, da quindicimila euro, riguardava l’acquisto di divise per la polizia provinciale, quindi di aspetti che avevano a che fare con il decoro dell’istituzione. Ma la minoranza ha insistito chiedendo che i due emendamenti venissero dichiarati inammissibili.
La disputa tra maggioranza e opposizione è diventata più aspra allorchè dai banchi del centrodestra è arrivata un’altra richiesta di sospensione. Al rientro in aula la maggioranza ha dovuto prendere atto della protesta dell’opposizione che ha abbandonato i lavori facendo così cadere il numero legale. I lavori, pertanto, riprenderanno questa sera alle 19 con un quorum ridotto.
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