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Più di due ore di dibattito ieri sera, durante la seduta del Consiglio provinciale, dedicate al tema dell’Università a Siracusa. Da un lato le critiche del’opposizione che ha parlato di fallimento, dall’altra le rassicurazioni del presidente della Provincia, on. Nicola Bono, che dopo un excursus sulla vicenda, ha parlato degli scenari – due – che si apriranno a partire dal 2014, dopo che scadrà la convenzione con l’Università di Catania. Ma anche la voce della maggioranza che attraverso le parole del consigliere Francesco Saggio ha evidenziato le iniziative assunte dal presidente Bono per mantenere Architettura a Siracusa.
Il presidente Bono, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come la sua Amministrazione, tra le altre cose, “abbia dovuto pagare i debiti pregressi sottoponendosi quindi a un grande sforzo sotto il profilo economico per mantenere Architettura a Siracusa”.
“Nella conferenza stampa di marzo lo stesso rettore dell’Università di Catania – ha detto Bono – ha spiegato che noi abbiamo onorato tutti gli impegni, abbiamo sanato i conti. Ecco perché occorrerebbe un po’ di pudore quando ci si trova dinanzi a fatti concreti. Il quarto polo statale? I rettori delle Università siciliane avevano dato il proprio benestare, ma un anno e mezzo fa l’Università privata Kore ha revocato l’autorizzazione e la procedura si è ovviamente fermata. Un quarto polo che per i primi nove anni si sarebbe mantenuto grazie alle risorse degli enti territoriali, poi sarebbe subentrato lo Stato. Dopo la decisione della Kore silenzio totale di Stato e Regione. L’alternativa era diventare succursale dell’Università di Enna e io non ero e non sono d’accordo.
Il Senato accademico ha istituito la struttura didattica speciale nella sede decentrata di Siracusa. E abbiamo anche chiesto un incontro al Ministro Profumo. Nel 2014 due gli scenari possibili: il coinvolgimento dello Stato oppure andremo a discutere con l’Università di Catania e tutte le parti avranno l’interesse a confermare gli accordi”
Sulla vicenda Università critico il consigliere Carmelo Spataro che aveva sollecitato questa seduta speciale.
“L’accusa che rivolgo al presidente e al sindaco – ha precisato Carmelo Spataro – riguarda l’aver assunto una posizione marginale rispetto all’idea di Catania di depotenziare Siracusa. Adesso a partire dal 2014 l’ateneo catanese potrà fare quello che vorrà. L’attuale situazione non va considerata una grande conquista, ma una mistificazione della realtà. I debiti saldati? C’erano per problemi legati ai rendiconti che in qualche caso non erano corretti”.
“Sono in tanti – ha sostenuto Liddo Schiavo – a ritenere inaffidabile il rettore dell’Università di Catania che ha avuto atteggiamenti sgradevoli verso noi. Si era pensato a un indotto per qualche migliaio di studenti, ma oggi per quanto riguarda Architettura si parla di poco più di cento iscritti. Altro aspetto che voglio sottolineare: noi non possiamo pagare gli stipendi agli insegnanti, deve pensarci il Miur. E infine voglio pensare che il Consorzio Universitario Archimede possa diventare una risorsa”.
“La modifica allo statuto – ha detto il consigliere Sebastiano Butera è l’arma che ha voluto l’Università di Catania per fare quello che voleva. I Debiti? Le pezze giustificative spesso non corrispondevano. Questa Amministrazione ha gestito male la vicenda universitaria. E se fra due anni lo Stato non dà i soldi Architettura tornerà a Catania. L’Università è stata distrutta dal Comune e dalla Provincia”.
“Sono stati commessi degli errori di valutazione – ha evidenziato il consigliere Alessandro Acquaviva – in sede di vertenza con Catania. Quell’accordo ha indebolito il potere di Siracusa nei confronti dell’ateneo. Vero, in futuro potrebbe ancora restare a Siracusa Architettura. Ma a quale prezzo? Le condizioni saranno dettate dall’Università di Catania. L’idea che propongo è quella di esplorare strade alternative all’ateneo di Catania, magari attraverso il rilancio del Consorzio universitario”.
“Una discussione questa sull’Università – ha detto il consigliere Francesco Saggio – che mi lascia perplesso anche perché il presidente Bono sia di mattina in commissione che in Consiglio è stato esaustivo. Piuttosto penso sia il caso di discutere di una nuova offerta formativa per far diventare Siracusa un centro culturale. La classe politica ha il dovere di individuare quale facoltà può sposarsi col mercato del lavoro che abbiamo in provincia”.
Prima che si parlasse di Università, il presidente Bono ha presentato al Consiglio provinciale i tre nuovi assessori: Sebastiano Zocco, Vito Brunetto e Arturo Rizza. Nell’ambito della presentazione dei nuovi amministratori, da registrare gli interventi dei consiglieri Corrado Calvo, Carmelo Spataro, Nino Butera e Francesco Saggio.
Calvo ha sostenuto che con le rubriche assegnate si chiude il cerchio e ha augurato buon lavoro ai tre assessori. Spataro ha criticato il presidente Bono perché si è limitato a una mera elencazione nella presentazione della Giunta e non ha fatto un ragionamento politico. E ha evidenziato ancora una volta l’assenza della maggioranza. Butera ha ipotizzato che la nuova Amministrazione tirerà a campare sino al termine della legislatura, mentre Saggio ha ribadito il senso di responsabilità del presidente Bono e ha parlato di un atto fortemente politico che rompe gli schemi.
Infine il Consiglio ha approvato la convenzione per il campo scuola Pippo Di Natale, struttura gestita in tandem da Provincia e Comune, con un breve emendamento proposto da Liddo Schiavo per quanto riguarda l’articolo otto della stessa convenzione. In altre parole se i due enti dovessero affidare a terzi la gestione dell’impianto, occorrerà che tutta la documentazione passi in via preventiva dai due Consigli.
Per quanto riguarda l’ultimo punto all’ordine del giorno, quello riguardante l’elezione dei componenti la seconda sottocommissione elettorale circondariale di Lentini, il Consiglio se ne occuperà nella seduta di lunedì prossimo alle ore 19.
“Sono soddisfatto – ha detto il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico – perché questa Assemblea sta lavorando in maniera proficua trattando temi di importanza straordinaria per il territorio quale può essere appunto la vicenda Università. E devo anche sottolineare il fatto che al di là della diversità di vedute, i toni sono sempre molto rispettosi del ruolo altrui. Come presidente del Consiglio questo aspetto lo giudico importante perché permette di lavorare bene e nell’interesse della collettività. Soddisfatto anche dell’approvazione della convenzione per il campo scuola Pippo Di Natale, una struttura al servizio della città che va gestita al meglio”.
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