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Intollerabili i ritardi della Regione Sicilia nel pagamento dei sussidi di disoccupazione per i lavoratori precari non stabilizzati e ancora interamente a carico dell’amministrazione isolana, ancorché impiegati presso le istituzioni locali anche della nostra provincia. Si tratta qui di centinaia e centinaia di persone, uomini e donne, padri e madri di famiglia, centoventicinque nella sola città di Avola (che rappresenta quella col numero maggiore) che non hanno ricevuto ancora le retribuzioni, poco più di cinquecento euro al mese, né per il mese di giugno né per il mese di maggio. Un atteggiamento dilatorio insopportabile da parte di chi amministra la Regione e tanto più grave in un momento di gravissima crisi economica per le famiglie che nel nostro territorio vivono anche solo di quel poco per cui lavorano. Una incertezza diffusa che si aggiunge alla stessa precarietà della condizione lavorativa e che abbandona, nel silenzio della deputazione regionale e dopo anni in cui l’attività lavorativa appariva quanto meno associata alla sistematicità dei pagamenti, cosa non scontata in Sicilia, queste centinaia di lavoratori all’indifferenza delle politiche regionali, mai così lontane dallo stato di disagio complessivo che soffre la nostra gente. La classe politica regionale ritrovi la responsabilità di comprendere le ragioni che stanno determinando il blocco dei pagamenti di queste persone e restituisca dignità al lavoro quotidiano che essi svolgono nel nostro territorio.
Michele Mangiafico
Presidente del Consiglio provinciale
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