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Il Consiglio provinciale di ieri sera si è aperto con una comunicazione del presidente della Provincia, on. Nicola Bono, rivolta ai consiglieri. Argomento la “cabina di regìa”, o meglio, l’Ente provincia che assume questo ruolo, mai in passato rivestito, per quanto riguarda lo sviluppo del turismo. Un ruolo che nasce da un’intuizione del presidente Bono. “Ma da parte del Consiglio provinciale deve esserci massimo coinvolgimento”, ha puntualizzato il presidente.
“Io mi scuso con il Consiglio – ha detto l’on Bono - perché la settimana scorsa in contemporanea ai lavori qui in aula sono andato a rappresentare la provincia all’assemblea dei soci Cosvis e la riunione si è protratta oltre le previsioni. Volevo essere presente anche perché c’era una interrogazione che verteva su alcune problematiche importanti e sulle quali volevo dare opportune risposte. C’è stato in quella circostanza, e lo ringrazio, l’ass. Di Rosolini che ha preso la parola, ma nonostante ciò io vorrei fornire delle comunicazioni che attengono a quelle problematiche.
“Mi riferisco – ha continuato il presidente – al tema della “cabina di regìa”. Su questo tema desidero che ci sia il massimo coinvolgimento del Consiglio provinciale. Alcuni giorni fa, nell’ambito della strategia per il rilancio delle attività turistiche nella nostra Provincia, ho ritenuto opportuno convocare una riunione con i sindaci della provincia di Siracusa, con la Soprintendenza, con l’assessorato regionale al Turismo, con l’Azienda delle foreste demaniali , con gli operatori turistici per affrontare un tema fondamentale, vale a dire se era possibile dare vita ad un organismo che mettesse insieme tutti coloro che a vario titolo si interessano di turismo e possono dare un contributo allo sviluppo economico in un settore per noi così importante. E’ una questione che appartiene alle competenze specifiche delle province, ma è anche vero che la “cabina di regìa”, in questa provincia, non l’ha mai fatta nessuno.
“Nelle due riunioni che abbiamo fatto fino a questo momento – prosegue il presidente della Provincia – questa esigenza è stata avvertita da tutti, l’esigenza di avere un luogo di concertazione per le politiche turistiche. Nel corso della seconda riunione abbiamo approvato all’unanimità la costituzione di un comitato ristretto con compiti esclusivamente di istruttoria; non ha funzioni decisionali ma serviva uno strumento che individuasse gli obiettivi e che valutasse le possibili soluzioni da proporre all’Assemblea. Il metodo è alla base della possibilità di trovare soluzioni idonee.
“Gli obiettivi da perseguire – è sempre il presidente Bono che parla – sono due e se riuscissimo a centrarli ciò costituirebbe un fatto rivoluzionario. Da un lato la possibilità di presentare con una posizione unitaria l’intero territorio provinciale alla varie fiere nazionali e internazionali del turismo, a partire dalla Bit di Milano, in questo modo realizzeremmo un abbattimento dei costi e la possibilità di ottimizzare le risorse: credo che sia interesse di tutti. Bisogna quindi andare insieme e andare a definire una strategia alla Bit di Milano in grado di poter dare risultati. Però non si può fare un discorso preliminare se non c’è l’adesione dei soggetti interessati e allora abbiamo costituito il comitato che studia le varie possibilità che poi dovranno essere valutate dagli organismi di appartenenza dei vari enti, quindi dal Consiglio provinciale, dalle commissioni. Sappiate che le scelte di merito non sono neanche state affrontate.
“Il secondo obiettivo rivoluzionario – spiega l’on. Bono – è quello di definire un calendario di eventi, di intrattenimenti, di spettacoli unitario per tutta la provincia. Soprattutto nel periodo estivo sono previsti tanti eventi nello stesso giorno e per alcune settimane poi non c’è alcun tipo di attività. Il turista che viene nel nostro territorio ha bisogno dell’evento per avere un motivo per ritornare o per stare di più. Allora l’obiettivo è quello di creare un calendario ragionato che copra il periodo che va da maggio, quando iniziano le rappresentazioni classiche, a dicembre. In questo arco temporale di circa otto mesi, evitando sovrapposizioni, potremo presentarci come un territorio che razionalmente affronta questi temi.
“Questi due obiettivi – dice ancora il presidente Bono – rappresentano il minimo da raggiungere per potere poi avviare un ragionamento anche su altri terreni organizzativi. In definitiva se ci saranno ulteriori proposte e suggerimenti saranno portate nelle sedi opportune perché poi dovremo stabilire quanto e se investire in un progetto unitario.
“L’altra questione che riguarda il turismo – continua – attiene al fatto che per la prima volta l’Unione europea ha inserito, tra le risorse che dovrà assegnare per le attività di sostegno nelle aree “ex obiettivo uno”, due miliardi di euro per il turismo. E’ una occasione da non perdere. Ma noi non abbiamo alcuna strategia per potere utilizzare le risorse. Allora abbiamo pensato di proporre una sorta di collegamento tra tutte le province meridionali che hanno nel loro territorio siti Unisco, approfittando del fatto che si tratta di una risorsa collegata al principio della interregionalità, cioè eventi, iniziative e progetti che riguardano due regioni. Attraverso questo meccanismo noi ci candidiamo, legittimamente, come provincia, avendo due siti Unisco che si articolano su quattro realtà territoriali. Hanno risposto tutte e tredici le province meridionali che hanno siti Unisco nel loro territorio ; abbiamo registrato l’adesione di tutti i gestori dei siti Unisco, ci siamo incontrati venerdì scorso, a Paestum, con l’assessore regionale della Campania, Velardi il quale ci ha detto che la nostra ipotesi di lavoro, ancora a livello embrionale, costituisce una proposta che merita di essere finanziata. A giorni apriremo un dibattito nel merito, con il massimo coinvolgimento del Consiglio provinciale e di tutti gli operatori, economici, turistici, dei comuni: siamo in attesa dell’approvazione delle linee guida e dopo avvieremo un percorso che nell’arco di due, tre mesi al massimo sarà completato. Vi comunico altresì che mi hanno dato l’onore di nominarmi coordinatore delle tredici province interessate.
“Per quanto riguarda il Piano territoriale – conclude – non ci sono state attività di carattere politico e di approfondimento. Soltanto il lavoro che l’equipe ha portato avanti per redigere lo schema di piano. Alcune amministrazioni comunali non avevano neanche nominato il referente e non avevano consegnato il materiale da inserire nel Piano territoriale,i piani regolatori e quant’altro e senza questi elementi non potevamo redigere il Piano, per cui, davanti a questi ritardi, mi sono dovuto armare di buona volontà e ho convocato i sindaci per sollecitarli. Schema di piano territoriale che potrebbe essere pronto entro la prossima settimana. Dopo ci sarà un grande dibattito che avrà come protagonista e soggetto decisionale, il Consiglio provinciale. Un grande dibattito che dovremo aprire nella società siracusana prima dell’approvazione. Dobbiamo mettere insieme tutte le intelligenze perché il Piano sarà la fotografia dell’esistente ma anche la proiezione del territorio provinciale”.
Sull’argomento il consigliere Carmelo Spataro ha chiarito che la sua interrogazione aveva lo scopo di aprire un dibattito e che non aveva mai messo in dubbio la legittimazione dell’esecutivo a dare vita ad iniziative fondamentali per il teritorio.
Nel corso del Consiglio provinciale è stata varata la speciale commissione di monitoraggio sulla viabilità provinciale (sollecitata dal consiglieri Bastante e Amenta): sarà composta da un consigliere per ciascun gruppo consiliare, dal comandante della polizia provinciale, da un funzionario dell’ufficio tecnico e avrà una durata di sei mesi. Il Consiglio ha espresso solidarietà, con una mozione votata all’unanimità, presenta dai consiglieri Calvo e Di Lorenzo, all’impresa vittima di un attentato intimidatorio la scorsa notte. Impresa che sta eseguendo dei lavori sulla provinciale Pachino-Maucini. Il Consigliere Spataro in aula ha sollevato la questione dei costi della politica.
Per quanto riguarda l’alienazione dell’immobile di via Gargallo, dopo una discussione, l’argomento è stata rinviato alla prossima seduta. Per ciò che concerne l’integrazione oraria del personale con contratto a termine e l’elezione dei rappresentanti del Consiglio provinciale in seno all’assemblea dell’Urps, si è stabilito di trattare quei temi nelle prossime sedute“Il Consiglio provinciale – ha detto il presidente Michele Mangiafico ha anticipato ieri sera il dibattito sul turismo che presto sarà oggetto di uno specifico incontro organizzato dalla nostra assemblea. E’ la dimostrazione della funzione di indirizzo strategico del Consiglio su questo argomento e il riconoscimento di questa funzione da parte dell’Amministrazione provinciale che ha così fugato ogni dubbio sulla volontà di un rapporto di collaborazione con il Consiglio”.
Va detto che il Consiglio (presenti in aula oltre al presidente gli assessori Ignaccolo, Mangiafico, Reale e Barbagallo) è stato poi rinviato al 9 dicembre alle 19.
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