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Il presidente della Provincia regionale, on. Nicola Bono, al termine del suo lungo intervento in Consiglio provinciale, nel corso del quale ha relazionato portando fatti che attestano il senso di responsabilità con cui si è sempre mossa l’Amministrazione attiva, indicando le cifre dell’impegno della Provincia regionale, chiarendo che i tempi d’attesa dell’Amministrazione Bono per i pagamenti alle imprese sono di 38 giorni, e parlando di mozione irricevibile da parte dell’Amministrazione attiva in quanto in palese violazione di legge, ha convinto i consiglieri sull’opportunità di redigere un nuovo documento in relazione alla mozione presentata da Giuseppe Bastante e altri consiglieri riguardante l’immediato pagamento dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Provincia.
E siccome in questa mozione si parla, appunto, della drammatica situazione in cui versano le imprese del territorio e si fa riferimento, per senso di responsabilità, e per tutelare aziende e lavoratori, all’ipotesi di sforare il patto di stabilità, il Consiglio, pur condividendo l’allarme lanciato da Bastante e dagli altri consiglieri, non ha sposato la causa dello sforamento del patto di stabilità e ha ritenuto opportuno accogliere la proposta del presidente Bono.
La proposta che il presidente della Provincia ha formulato, consiste nel redigere un documento unico con richiesta da avanzare ai Governi nazionale, regionale ed europeo, di abbattimento delle norme che consentano di procedere, per gli enti virtuosi, com’è la Provincia di Siracusa, nel pagamento immediato alle imprese. E poi di determinare un recupero forte nei confronti degli istituti di credito che in cinque su diciotto hanno firmato, con la Provincia, un protocolo d’intesa per l’accesso al credito.
Posizioni diverse abbiamo detto, all’interno del Consiglio. Quelle più determinate da parte dei consiglieri Nunzio Dolce e Giuseppe Bastante che ha svolto un’arringa appassionata in difesa delle imprese portando i numeri della crisi che ha investito il territorio siracusano (tristemente primo in Sicilia) con dodicimila imprese che negli ultimi tre anni hanno chiuso i battenti in Sicilia.
Il consigliere Nino Iacono, pur essendo stato uno dei firmatari della mozione, non si è invece trovato d’accordo, così come il consigliere Carmelo Spataro, sull’ipotesi di sforare il patto di stabilità. Lo stesso Spataro ha parlato di follia riferendosi all’eventuale sforamento del patto di stabilità.
Da parte sua il consigliere Liddo Schiavo ha prospettato la possibilità che si possano trovare risorse eliminando la cosiddetta spesa superflua. Per il consigliere Corrado Calvo questa seduta di Consiglio provinciale ha costituito l’occasione per accendere i riflettori sulla problematica. Favorevole all’ordine del giorno di Bastante (“perché le imprese stanno per fallire”) il consigliere Paolino Amato. Ha parlato invece di provocazione il consigliere Sebastiano Butera, firmatario della mozione discussa questa mattina in aula.
Il Consiglio, quindi, ha aggiornato la seduta al prossimo 27 agosto alle 19. In questo lasso di tempo i consiglieri dovranno redigere il nuovo atto di indirizzo.
Questo invece il commento del presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, al termine della seduta: “Lo sforamento del patto di stabilità è un rimedio peggiore del male. Gli enti che sono incorsi nel mancato rispetto di questi parametri hanno visto crollati i trasferimenti, bloccate assunzioni e mutui, ridotte drasticamente le spese correnti. Il solo comune di Torino ha ricevuto una sforbiciata di oltre 38 milioni di euro. Piuttosto, vanno tagliate le spese inutili e gli sprechi. Piuttosto che agire fuori dalle regole del gioco, bisogna semmai combattere per cambiare le regole”.
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