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Si è svolta presso il palazzo di via Malta, la conferenza stampa convocata dal consigliere provinciale Gino Gionfriddo per affrontare la questione legata all’inquinamento dei pozzi in Contrada Spalla, nei pressi di Città Giardino. All’incontro con i giornalisti oltre a Gionfriddo hanno partecipato il consigliere provinciale Liddo Schiavo e il consigliere comunale di Melilli, Antonio Annino.
“Fino a questo momento – ha esordito Gino Gionfriddo – sono ben nove i pozzi posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Una zona, quella dove insistono i pozzi, fortemente urbanizzata e per questo motivo non può sfuggire a nessuno la situazione di gravità che si è determinata.
“Lungi da me – ha proseguito Gionfriddo – l’idea di creare allarmismi, tuttavia ho il dovere, insieme agli amici che sono al mio fianco, di sollecitare un’attenzione adeguata da parte degli organi d’informazione, anche perché in zona vi sono altre centinaia di pozzi privati non dichiarati al Genio civile. E in casi del genere né l’Arpa né altre istituzioni possono intervenire senza un’ordinanza del sindaco di Melilli il quale, da parte sua, oltre ad aver chiesto un incontro in Prefettura, ha tuttavia assicurato che i pozzi che distribuiscono l’acqua non sono inquinati da idrocarburi.
“Manca a mio avviso – ha aggiunto il consigliere provinciale – un’attività di coordinamento tra il Comune di Melilli, l’Arpa, la Provincia e il Ministero dell’Ambiente. Chi ha delle responsabilità, da questo momento dovrà sentire sul collo il fiato dei cittadini. Sappiamo che la fonte dell’inquinamento è Priolo, l’Isab ha ammesso le proprie responsabilità e sta eseguendo indagini e introspezioni perché l’inquinamento probabilmente arriva dal parco stoccaggi. Credo e concludo, che solo una mobilitazione generale della pubblica opinione potrà dare forza politica ai sindaci di Melilli e Priolo per assumere decisioni importanti. Con la salute della gente non si scherza. Per questo motivo, mentre l’autorità giudiziaria sta indagando su fatti e circostanze aventi rilevanza penali, occorre che la politica assuma le proprie responsabilità e le conseguenti decisioni senza attendere che sia la magistratura ad agire”.
Da parte sua il consigliere comunale di Melilli, Antonio Annino, ha ringraziato la Provincia per quello che sta facendo e ha sottolineato di essere in attesa di ricevere una documentazione da parte del sindaco di Melilli, documentazione chiesta con varie interrogazioni.
“In questo momento – ha aggiunto Annino – è fermo l’emungimento e i livelli dell’acqua salgono, non sappiamo cosa potrà accadere. Per questo motivo invito tutti i consiglieri dell’area industriale a una mobilitazione a prescindere dall’appartenenza politica”.
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