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Il consiglio provinciale ha approvato il conto consuntivo. Si sono astenuti i consiglieri Alessandro Acquaviva, Liddo Schiavo, Gino Gionfriddo e Sebastiano Butera. Votata anche l’immediata esecutività dello strumento finanziario.
La seduta si è aperta con una comunicazione del consigliere Carmelo Spadaro sulla soppressione delle Province. Il Consigliere Spataro ha chiesto al Consiglio di preparare e inoltrare un ricorso da indirizzare al Commissario dello Stato – non appena sarà approvato il provvedimento di soppressione da parte dell’Ars – che ponga ragioni di natura giuridica. Il Consiglio provinciale ha condiviso all’unanimità la proposta avanzata dal consigliere Spataro. Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Paolino Amato, Sebastiano Butera e Liddo Schiavo.
Per quanto riguarda il Conto consuntivo, da registrare l’intervento del consigliere Sebastiano Butera il quale ha sottolineato che la commissione al bilancio aveva sì esaminato lo strumento finanziario, ma non aveva espresso il parere in quanto non era riuscita a incontrare i revisori dei conti i quali hanno poi precisato di aver ricevuto la nota di convocazione lo stesso giorno e comunque avevano apposto il parere positivo sullo strumento finanziario.
Sul conto consuntivo, il presidente della Provincia, on. Nicola Bono, ha letto in aula una relazione tecnica. “La chiusura dell’esercizio 2012 – ha detto il presidente Bono – ha determinato un avanzo di amministrazione pari a 6.636.319,80 euro. Tale avanzo scaturisce da una attenta verifica dei residui passivi, unitamente a una maggiore capacità di riscossione dei residui attivi e di conseguenza di una complessa gestione virtuosa delle risorse finanziarie dell’ente. Appare opportuno sottolineare che l’ammontare dell’avanzo in questione non è indice di incapacità di spesa bensì la risultante dei vincoli imposti dalla normativa vigente sul Patto di stabilità interno, che circoscrive e comprime la capacità di spesa dell’Amministrazione. Tra l’altro, l’Ente ha utilizzato fino al limite massimo consentito la propria capacità di spesa”.
Il presidente Bono ha concluso il suo intervento affermando che “dalla gestione complessiva dell’esercizio finanziario 2012 risulta, dalla differenza in più e/o in meno tra le varie voci di attività e passività (tra cui minori debiti, maggiore incremento del valore patrimonila e dei beni immobili), un incremento del patrimonio netto per circa sette milioni di euro”.
Dopo l’approvazione del Conto consuntivo, il Consiglio ha trattato l’attività ispettiva. In particolare una interrogazione presentata dal consigliere Paolino Amato che aveva chiesto chiarimenti sulle numerose missioni romane del presidente Bono, sui costi, sulle ricadute sul territorio, interrogazione presentata il 6 luglio scorso. Il presidente Bono ha inizialmente polemizzato con il Consigliere Paolino Amato, che nel frattempo si era allontanato dall’aula, respingendo con forza l’accusa di non aver voluto rispondere all’interrogazione. “Respingo con forza – ha detto Bono – l’ingiusta accusa di non aver risposto alla sua interrogazione sulle mie missioni a Roma, rivoltami a mezzo stampa, prima il 6 luglio del 2012 e poi, più di recente, il 24 febbraio del 2013, lasciando volutamente intendere una mia volontà di eludere la questione, che, com’è noto, contraddice radicalmente la mia storia personale e politica, improntata sempre non solo alla assoluta correttezza e legalità, ma anche alla massima trasparenza.
“Gran parte dei viaggi istituzionali – ha proseguito Bono – sono a carico non della Provincia regionale di Siracusa, ma delle entità di cui sono componente e per cui funzioni appunto, mi sono recato in missione. E cioè: l’ufficio di presidenza dell’Upi, il Cdl di Tecla, la presidenza dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, il Consiglio di sorveglianza del Poin Cultura e Turismo, il Tavolo di concertazione per la cultura presso il Mibac e così via. Invero, durante i primi due anni di presidenza vigeva l’uso, ereditato dal passato, che ogni Provincia si caricasse gli oneri dei viaggi istituzionali dei suoi rappresentanti, qualora rivestivano anche incarichi nell’ambito di organismi associativi di livello nazionale. A causa della progressiva riduzione dei trasferimenti statali e delle conseguenti difficoltà gestionali dei vari enti, insieme ad altri colleghi ho cisto ed ottenuto che le spese di missione per l’espletamento delle funzioni nell’ambito di tali entità fossero addebitate agli stessi organismi associativi nazionali e non più alle Province di appartenenza. Per questo già dal mese di settembre 2010, si è registrata una progressiva e drastica riduzione di tali oneri dal bilancio della Provincia di Siracusa, pur non diminuendo le mie attività istituzionali fuori sede.
“Il Consigliere Amato – ha continuato Bono – potrà verificare da sé l’andamento delle spese di missioni del sottoscritto sostenute dalla Provincia, visionando le determine relative dei primi anni e confrontandole con quelle relative agli anni a seguire, ed avrà modo di verificare che il nuovo sistema di rimborso per la prima volta dopo anni e anni, ha ottenuto tangibili risultati in termini di rispermio per il nostro Ente.
“In ogni caso rinvio il consigliere Amato e chiunque altro – ha concluso il presidente Bono in merito alle ricadute – volesse avere tali notizie alle mie relazioni semestrali, dove è condensata, con dovizia di particolari, l’attività mia e dell’Amministrazione, e, quindi, le ricadute sul territorio”.
Al termine dell’attività ispettiva il presidente Bono ha chiesto al Consiglio di inserire, nella prossima seduta un provvedimento già varato in giunta riguardante tre nuove funzioni da attribuire a Siracusa risorse. Il presidente del Consiglio provinciale Michele Mangiafico ha quindi proposto il rinvio della seduta a data da destinarsi, richiesta accolta dall’Assemblea.
“Sono ampiamente soddisfatto – ha detto il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico - dei ritmi con cui il Consiglio provinciale continua a varare con responsabilità ed efficacia tutti i provvedimenti riguardanti la vita economica dell’Ente. Chiusa la vicenda del consuntivo guardiamo al bilancio di previsione che contiamo di approvare quest’anno intorno alla metà di aprile”.
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