Data: 16/02/2009
Oggetto: Consiglio provinciale su sviluppo sostenibile
  Consiglio provinciale aperto dedicato allo sviluppo sostenibile del territorio. Una iniziativa voluta dal presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, che, alla fine, ha prodotto critiche, proposte, suggerimenti provenienti soprattutto dall’area dell’associazionismo ambientale. Notevole la partecipazione delle associazioni, ma anche dei consiglieri, di assessori e persino del’on. Pippo Gianni, assessore regionale all’Industria. Un secco no ai rigassificatori è provenuto dai banchi del Pd e di Rifondazione Comunista e dagli esponenti del comitato omonimo. Ma dalle associazioni ambientaliste presenti è venuto anche un plauso al piano energetico regionale redatto proprio dall’on. Gianni. Siracusa e il suo territorio – in estrema sintesi – devono darsi uno sviluppo turistico e procedere alla bonifica delle aree inquinate. Il Consiglio provinciale si è aperto con l’intervento del presidente Michele Mangiafico che ha illustrato, agli ospiti, il senso di questa giornata contraddistinta da tante manifestazioni per sostenere lo sviluppo più sostenibile per il territorio. Quindi ha preso la parola il vice presidente della Provincia, Enzo Reale il quale ha sostenuto l’esigenza di un forte risparmio enegetico in un momento in cui gli sprechi sono eccessivi. L’ing. Domenico Morello, responsabile per la Provincia del settore Ambiente, ha parlato dei tanti progetti cui l’ente ha aderito. Tra questi va segnalato il programma Sicenea, finanziato dalla regione siciliana attraverso l’assessorato all’Industria. Morello ha anche ricordato che la provincia ha realizzato, su sei istituti scolastici, altrettanti impianti fotovoltaici. Dopo Morello è intervenuto l’ing. Sergio Calleri, del movimento “decrescita felice”. In particolare Calleri ha sottolineato come Siracusa sia in coda in tutte le classifiche che riguardano la qualità della vita e che nel 2007 la presenza di PM 10 nell’aria ha superato la soglia prevista per ben 273 giorni. Il capogruppo di An verso il Pdl, Gaetano Amenta ha detto che “lo sviluppo deve diventare sempre più sostenibile. Oggi stiamo rincorrendo una qualità della vita che abbiamo smarrito. Bisogna chidersi cosa porta benefici alla popolazione”. Alessandro Acquaviva (partito rifondazione comunista – partito socialista) ha innanzitutto espresso solidarietà nei confronti dei 36 dipendenti della Helios group licenziati nel dicembre scorso. E presenti in aula. “Oggi – ha detto Acquaviva – ambiente e risorse rinnovabili sono al centro dei programmi dei paesi più industrializzati del mondo. Il piano energetico proposto dal ministero è già arretrato nei suoi contenuti. Le centrali nucleari non risolvono il problema e poi ci vogliono 15 anni per realizzarle. E non siamo d’accordo neanche per quanto riguarda i rigassificatori. Oggi abbiamo un territorio devastato dal punto di vista ambientale e l’obiettivo di raggiungere il 35% nel campo della raccolta differenziata rimane pura utopia. L’acqua? L’attuale caro-bollette è conseguenza della privatizzazione”. Rosario Di Lorenzo (Forza Italia) ha sottolineato come la politica debba cercare delle soluzioni per una migliore qualità della vita. “Dobbiamo verificare quale fonte energetica è possibile utilizzare”. Gino Gionfriddo (Pd) ha anche lui espresso solidarietà ai dipendenti Helios group e ha poi sottolineato la pericolosità dei rigassificatori. “la salvaguardia del pianete – ha detto Niky Paci (Udc) – non può non essere un tema importanteL’informazione da veicolare ai cittadini in forma corretta va di pari passo con la formazione. Penso che l’Ato rifiuti sia oramai un vero e proprio punto di riferimento”. Giuseppe Bastante (An verso il Pdl) ha detto: “Abbiamo la responsabilità di riappropriarci del nostro territorio devastato. La Sardegna, per esempio, ha perseguito un proprio modello di sviluppo senza le industrie. La classe politica deve creare le condizioni favorevoli”. Enzo Parisi, responsabile regionale di Legambiente ha innanzitutto rivolto un apprezzamento al Consiglio provinciale per l’iniziativa messa in campo. Anche Parisi ha parlato senza mezzi termini di lotta agli sprechi. Parisi ha auspicato un utilizzo più razionale delle fonti idriche. “l’attuale sistema produttivo – ha sostenuto – mostra i suoi limiti e tutti gli effetti negativi per l’ambiente. La Provincia deve avere un forte ruolo di indirizzo politico. Le fonti rinnovabili aiutano a risparmiare e a combattere i cambiamenti climatici. Serve un piano energetico provinciale, sì a un territorio de carbonizzato e denuclearizzato”. Hanno parlato i responsabili di Ato rifiuti 1 e 2, Enzo Giudice e Domenico Covato. D’accordo sulla necessità che servano più infrastrutture per risolvere bene il problema della raccolta differenziata. “Dopo ben quindici anni – ha detto l’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni – abbiamo finalmente il Piano energetico regionale. Non dico che è perfetto, ma proprio per questo sono disponibile ad ascoltare i suggerimenti di tutti. Ora, insomma, abbiamo un punto fermo da cui partire. Non è possibile, in questa regione, pagare l’energia più che in altre regioni d’Italia. E tra l’altro, dopo la proposta della Lega, questi costi potrebbero aumentare del venticinque per cento. Oggi tutto il mondo è alla ricerca dell’energia alternativa. La Sicilia è oggi la regione più inquinata d’Europa”. Liliana Gissara, di Italia Nostra, ha prodotto un documento nel quale sono sintetizzati otto punti. Uno di questi pone l’esigenza di redigere un Piano provinciale per il risparmio energetico che preveda adeguati incentivi per le azioni più virtuose. Hanno partecipato al Consiglio provinciale aperto Il dott. Nuccio Romano, presidente del Consorzio Area marina protetta del Plemmirio e Paolino Uccello, del Consorzio Vindicari. Romano ha accennato al mare come a una risorsa spesso ignorata. “La politica – ha aggiunto Romano – deve prendere atto della situazione. Per l’equilibrio biologico del pianeta il mare è fondamentale”. E ha auspicato uno sviluppo turistico del territorio con bonifica delle aree inquinate. “A Siracusa – ha detto Paolino Uccello – abbiamo il 25% del territorio protetto, quindi un territorio legato allo sviluppo sostenibile. Però non agiamo di conseguenza”. Uccello ha poi chiesto al presidente Mangiafico di inserire in uno dei prossimi Consigli provinciali la discussione sulle aree marine protette. Fausto Campisi, in rappresentanza delle associazioni Natura Sicilia e centro studi davide contro Golia, ha auspicato, tra l’altro, che “Il grande evento del G8 che Siracusa si accinge ad ospitare, rappresenti l’inizio di un nuovo cammino”. “Siracusa – ha concluso Pippo Annino, dell’associazione no-rigassificatori – ha pagato un dazio troppo alto per l’oro nero”. Ha prospettato i gravi rischi che determinerebbe l’insediamento del rigassificatore e ha parlato di bonifica dei siti inquinati. “Le associazioni ambientaliste – ha concluso il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico - hanno dimostrato di guardare al G8 come ad un’opportunità per discutere sullo stato di salute del territorio che ospiterà questo grande evento, per porre le basi di uno sviluppo che sia compatibile con la natura, che generi ricchezza senza che il territorio venga depauperato delle proprie risorse. Molti contributi propositivi hanno caratterizzato il consiglio provinciale di stamattina, tra questi l’invito a comprendere la questione delle energie rinnovabili all’interno del Piano Territoriale provinciale e stilare un vero e proprio Piano provinciale per il risparmio energetico: se le energie alternative costituiscono, infatti, una strada per uno sviluppo più sostenibile rispetto a quello basato sulle attuali fonti energetiche, la via della sostenibilità può senza dubbio partire anche dalla direttrice del risparmio. Questo uno dei punti focali dell’assise di stamattina. Ma non si può sottacere il lavoro svolto , in termini di sostenibilità, da alcune partecipate della Provincia: mi riferisco agli ambiti ottimali dei rifiuti e alle aree marine protette, i primi attraverso l’opera di sensibilizzazione verso la raccolta differenziata che hanno documentato con dovizia di particolari, le seconde con la politica di salvaguardia di porzioni importanti dello specchio acqueo siracusano che fanno oggi del nostro mare un unicum nel territorio nazionale”. Va detto, infine, che al Consiglio provinciale hanno partecipato gli studenti dell’istituto Ruiz di Augusta, accompagnati dal professore Cantone. Una iniziativa che il presidente Mangiafico porta avanti da qualche tempo per far apprendere, agli studneti, l’iter del procedimento amministrativo.
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