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Consiglio provinciale che si è regolarmente svolto ieri sera. Tredici i consiglieri presenti, due i rappresentanti dell’Amministrazione: gli assessori Salvatore Mangiafico (al Bilancio) e Tino Di Rosolini (Viabilità e lavori pubblici). Assente il presidente della Provincia, Nicola Bono. Il Consiglio si è aperto con un intervento del consigliere Carmelo Spataro il quale ha spiegato che non avrebbe trattato le sue interrogazioni, tra cui quella riguardante la fondazione Inda, proprio perché non era presente il presidente Bono.
Dopo Spataro ha preso la parola il capo gruppo di Forza Italia, Paolino Amato. “Il fatto che il presidente non sia presente in aula ha la sua importanza. Trovo imbarazzante – ha detto – che il Consiglio, che ha un ruolo di indirizzo politico, debba sapere di manifestazioni e convegni organizzati o patrocinati dall’Amministrazione provinciale dalla stampa. E poi noi, come gruppi consiliari, siamo anche sprovvisti di locali idonei allo svolgimento delle nostre funzioni. Il controllo degli atti non è demandato soltanto all’opposizione”.
Il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha puntualizzato che l’Amministrazione attiva non può continuare a disconoscere il ruolo del Consiglio e ha assicurato che provvederà a sollecitare il presidente e l’Amministrazione attiva a partecipare alle sedute e a cercare delle soluzioni per quanto riguarda la logistica necessaria alle attività consiliari.
Giuseppe Bastante, An verso il Pdl, ha precisato di essere amareggiato dal fatto che il Consiglio non è reso partecipe dell’attività dell’Amministrazione. E ha chiesto un chiarimento politico. Bastante ha espresso preoccupazioni per il passaggio dei dipendenti Sogeas alla “Sai 8”. “Chiedo al presidente Bono – ha detto in sintesi Bastante - di stare vicino ai dipendenti Sogeas in questo momento di grande crisi storica, è una nostra responsabilità ed una loro onesta aspettativa . Sono fermamente convinto che il passaggio dei lavoratori Sogeas a “Sai 8” avverrà senza lasciare nessuno a casa, quindi tutti i dipendenti in blocco passeranno con gli stessi livelli di merito. Bastante ha anche chiesto all’assessore Di Rosolini chiarimenti su Siracusa Risorse, sull’attività di diserbo delle strade provinciali.
“Non è semplice – ha chiarito l’ass. Di Rosolini – procedere al diserbo di tutte le strade provinciali. Stiamo anche cercando di individuare un nuovo modo di operare . Fino a questo momento, pur se i risultati non sono ottimali, non siamo stati con le mani in mano.
Di aspetti gestionali e politici, per quanto riguarda Siracusa Risorse, ha parlato il consigliere Carmelo Spataro che ha anche affrontato la questione della cooperativa Prosea, che ha esaurito il suo rapporto di lavoro con la Provincia. La Prosea si è occupata del controllo delle caldaie.
L’assessore Mangiafico, a proposito della Prosea, ha spiegato che lo statuto prevedeva un momento in cui cessava il rapporto con la Provincia e che non c’è stato alcun licenziamento.
Il capo gruppo dell’Udc, Niky Paci ha detto: “Le assenze tra i banchi della maggioranza dimostrano che esiste una disfunzione tra il Consiglio e l’Amministrazione attiva. L’Udc propone di rinviare ad oltranza il Consiglio provinciale fino a quando non ci sarà un chiarimento politico amministrativo. Domani alle 11 (questa mattina, ndr) è prevista una riunione dei capi gruppo per definire il percorso prossimo venturo”.
Corrado Calvo, capo gruppo Mpa ha condiviso quanto detto da Paci. “Questo Consiglio – ha detto – deve interrogarsi su quel che si è fatto in questi otto mesi su quale strada intraprendere. Le scelte vanno fatte in modo condiviso tra amministrazione attiva e Consiglio. Noi conosciamo bene tutto e, per esempio, il bilancio sarà il “nostro” bilancio perché abbiamo la responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica, per cui il bilancio dovrà essere chiaro e responsabile. Ancora oggi c’è scollamento istituzionale tra il presidente, la Giunta e il Consiglio per cui si rende necessario recuperare l’intesa forte tra i tre organi per meglio rappresentare la proposta politico amministrativa di questa coalizione. C’è qualche assessore che non è rispettoso del ruolo del Consiglio. C’è un’edilizia scolastica che è un disastro. Bisogna ridare dignità alle scuole. Al termine del mio mandato voglio lasciare un bilancio positivo, ecco perché non faccio sconti a nessuno”.
Anche Alessandro Acquaviva è stato critico nei confronti dell’Amministrazione attiva. “Mancano – ha detto – la democrazia, il dialogo e il confronto. Mi sento di lanciare una sfida alla maggioranza: costruiamo insieme il bilancio che non deve scaturire da una scelta verticistica”.
L’assessore Mangiafico ha detto che condivide le preoccupazioni per quanto riguarda l’edilizia scolastica. Nel 2009 potremo contrarre mutui per 65 milioni di euro, questa Provincia dovrà caratterizzarsi per le grandi opere, In questo territorio bisogna creare i presupposti perché i problemi non ci siano più”.
Gaetano Amenta, An verso il Pdl, “Questo – ha puntualizzato – è il momento della grande riflessione. Occorre ricompattarsi. Questo è un Consiglio maturo con i suoi quattro gruppi di maggioranza che hanno la stessa opinione. Serve una pianta organica chiara, una macchina organizzata e la programmazione, dobbiamo sapere su cosa lavorare. Questo è un momento importante per costruire ciò che manca”.
Carmelo Spataro è nuovamente intervenuto e ha detto che questo è un momento di crisi vera e propria e che il Consiglio non può permettersi di fermarsi in attesa del chiarimento. L’assenza del presidente Bono non è ancora patologica, ma se il capo dell’Ente continuerà a non essere presente in Consiglio, lo diventerà.
Ultimo a parlare è stato il consigliere Liddo Schiavo: “Da tempo siamo consapevoli di questo scollamento tra Amministrazione attiva e Consiglio. Abbiamo fatto tante riunioni, ma il malesse, che condiziona anche l’opposizione, persiste. E’ ora che il Consiglio si riappropri delle prorie funzioni”.
Con una lettera inviata questa mattina alla provincia regionale, il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha sottolineato “che alla data odierna nessun provvedimento inerente il bilancio di previsione 2009 è pervenuto agli atti del Consiglio a fronte di una scadenza per l’approvazione fissata dall’assessorato agli Enti locali per il 31 marzo. Considerati i termini a disposizione delle varie articolazioni del Consiglio per i provvedimenti di loro competenza si sta accumulando un ritardo eccessivo di fronte al quale invito l’Amministrazione ad ogni iniziativa utile al rispetto delle scadenze prefissate per l’approvazione del bilancio”.
Il Consiglio provinciale è stato rinviato al 3 marzo alle ore 19.
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