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Il Consiglio provinciale, nella seduta di ieri sera, ha incardinato il bilancio preventivo 2009 che approderà alla discussione finale e al voto nella seduta del 23 giugno alle ore 19. Il termine per presentare emendamenti, invece, è stato fissato all’8 giugno. Successivamente, e prima del 23, gli emendamenti presentati saranno corredati dei relativi pareri dei revisori, contabile e del settore di competenza. Per quanto riguarda, invece, il conto consuntivo, mancando il parere del collegio dei revisori dei conti, l’argomento andrà in aula il 4 giugno, alle 19.
I lavori, in aula, sono stati introdotti dal presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, che ha disegnato il quadro complessivo della situazione, partendo dalla norma della finanziaria regionale che ha consentito di portare in aula lo strumento finanziario con la possibilità di stralciare l’allegato costituito dal Piano triennale delle opere pubbliche fino ad arrivare alle questioni puramente economiche, con il 12% in meno di trasferimenti alla Provincia:
Proprio questo aspetto è stato l’elemento che ha caratterizzato la seduta di ieri sera. Consiglio aperto dalla relazione del presidente Nicola Bono e dell’assessore al Bilancio, Salvatore Mangiafico.
Il presidente Bono – così come l’ass. Mangiafico – ha sottolineato soprattutto due aspetti: la crisi economica che renderà difficile la vita all’Amministrazione nel triennio 2009-2011, conseguenza del patto di stabilità sforato nel 2007; e i settori verso cui l’Amministrazione ha rivolto le proprie attenzioni. Il presidente Bono ha fatto riferimento alla viabilità (manutenzione e un fondo per la sicurezza), alla sicurezza nelle scuole, ai servizi socio-assistenziali, alle attività sportive, al volontariato, alla cultura, agli spettacoli. Ha aggiunto che l’Amministrazione ha previsto un fondo per le feste patronali, un sostegno alle attività produttive (agricoltura, artigianato eccetera) .
Bono ha poi parlato di fiore all’occhiello allorché ha annunciato che per la prima volta l’Amministrazione ha previsto un fondo da gestire attraverso i consorzi fidi per l’ampliamento delle garanzie. Insomma, una garanzia aggiuntiva per prestiti fino a 6 milioni di euro. Ha concluso il suo intervento parlando di stanziamenti per il turismo, di tolleranza zero nei confronti delle discariche abusive, con controlli che saranno intensificati, di protezione civile di sportello unico per le imprese, del Piano territoriale provinciale.
E andiamo a quello che è stato il momento culminante della seduta. Il presidente Bono ha presentato un emendamento che in pratica attestava la veridicità della proposta di bilancio varata dalla Giunta e al tempo stesso sanava la situazione legata al minor trasferimento di risorse da parte della Regione.
Polemico l’intervento del consigliere Spataro che ha definito lo strumento non sottoponibile all’esame del Consiglio. “Si sapeva da un mese che la Regione avrebbe disposto il 12% di trasferimenti in meno. Oggi, invece, questa proposta di bilancio dovrà essere modificata. Il Consiglio non può proporre emendamenti se non sa quali sono i capitoli interessati alla decurtazione”.
Il consigliere Paolino Amato ha detto che era logico che la proposta venisse dall’Amministrazione, ha fatto riferimento a un debito di dieci milioni nei confronti dell’Università e ha parlato di rimodulazione dei mutui che consentirebbe di liberare delle risorse che potrebbero essere utilizzate dall’Amministrazione. Il Consigliere Roberto Getulio ha ricostruito l’iter del bilancio. Il presidente Bono ha spiegato i motivi per cui la proposta di bilancio deve essere definita “vera”, cioè ha ricordato i tempi che hanno portato all’approvazione della finanziaria regionale e della proposta di bilancio.
Il consigliere Gaetano Amenta ha definito “limpida” la strada percorsa dal presidente Bono e dalla sua Giunta, ritenendo che fosse opportuno attribuire i tempi necessari per la presentazione degli emendamenti senza eccessiva fretta.
“Mi aspettavo – ha detto il consigliere Gino Gionfriddo – che il collegio dei revisori dei conti dichiarasse di voler ritirare il parere, visto che il parere attribuito è relativo ad un bilancio che va modificato a seguito della decurtazione regionale”.
Al termine di questa discussione i lavori sono stati sospesi per dieci minuti per una riunione di carattere politico. Al termine della riunione l’emendamento proposto dall’Amministrazione è stato fatto proprio dai consiglieri Paolino Amato, Gaetano Amenta, Corrado Calvo e Niky Paci. Questo emendamento adesso andrà in commissione e dovrà anche essere supportato dal parere dei revisori dei conti. L’8 giugno sarà l’ultimo giorno per potere presentare gli emendamenti alla proposta di bilancio, i giorni successivi saranno utilizzati per i pareri e il 23 giugno si tornerà in aula per votare la proposta di bilancio preventivo.
Questo quanto dichiarato dal presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico: “Il Consiglio provinciale, nonostante la calda fase elettorale, ha scandito i tempi per l’approvazione del bilancio e si è assunto la responsabilità di quadrare uno strumento contabile che, dopo la decurtazione del 12% dei trasferimenti della Regione Sicilia, non rispondeva più sul piano dell’equilibrio tra entrate e uscite. Va apprezzato l’impegno di tutti i gruppi presenti in aula e il lavoro che sta conducendo la commissione bilancio in questi giorni. Contiamo per il 23 di giugno di dare all’Amministrazione attiva lo strumento con cui operare”.
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