Data: 30/06/2009
Oggetto: Mons. Staglianò al Consiglio provinciale
  Il Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, ha incontrato questa mattina, nell’aula consiliare, l’intero Consiglio provinciale guidato dal presidente Michele Mangiafico e il presidente della Provincia, on. Nicola Bono. In aula in saluto del presidente Mangiafico a Mons. Staglianò: “E’ con grande gioia che stamattina il Consiglio provinciale accoglie, nella propria sede, la Sua visita nella qualità di Vescovo di Noto e Le rinnova gli auguri per l’annuncio dato nella cattedrale di Crotone da Monsignor Graziani lo scorso 22 gennaio e il successivo insediamento di aprile. “Oggi, in questa sede, risuonano ancora più forti – ha proseguito - le parole che furono di Giovanni Paolo II e che Lei ha fatto sue nel giorno dell’investimento a pastore della cattedrale netina: “non abbiate paura!”. “Operate. (…) Non state inerti con le mani in mano ad aspettare Godot, un Dio che non viene mai, non agisce mai e mai si fa sentire. (…) L’uomo vuole realizzarsi nel dono e lì splende la sua bellezza. (…) La bellezza sta nel servizio e non negli interessi di parte. (…) La bellezza sta nella solidarietà”. “Oggi, Sua Eccellenza, in un momento così critico per la nostra collettività – ha detto ancora Mangiafico - le Sue parole risuonano ancora più forti in quest’aula e invitano l’Amministrazione intera di questa Provincia e il Consiglio stesso ad una politica di servizio, con lo stesso spirito di Cristo, un’attività di vicinanza, di prossimità con chi più ha bisogno, di amore per i più deboli, per gli umili, per gli ultimi del nostro territorio. Con queste premesse, La ringrazio per il suo gesto, Le chiedo – ha concluso il presidente del Consiglio - che non rimanga un fatto occasionale, ma al contrario l’occasione di un rapporto più stretto e continuo e Le offro i saluti e gli interventi dei gruppi consiliari di questa assemblea”. Dopo il presidente del Consiglio ha preso la parola il presidente della Provincia, on. Bono: “La sua presenza in questa aula – ha detto il presidente Bono – ci riempie di gioia. Siamo qui per affermare il principio della collaborazione, della sinergia, del dialogo tra istituzioni diverse ad operare a favore delle esigenze della collettività. Esigenze che la Provincia regionale sta portando avanti in un momento difficile. Quando il mondo è attraversato da una crisi come quella di oggi, gli effetti devastanti si avvertono di più in quei territorio che hanno un handicap di sviluppo. Eppure ci stiamo muovendo con trasparenza, con una corretta programmazione. Ma il percorso è lungo. Abbiamo difficoltà a portare a soluzione i problemi perché talvolta troviamo sul nostro cammino ostacoli impensabili. Credo molto nel dialogo con la Chiesa”. “Ho avuto modo di ascoltare i suoi interventi – ha detto il consigliere Salvatore Andolina – e ho colto perfettamente il senso del messaggio che ci ha inviato. Il compito della Chiesa è quello di stabilire principi, valori che noi siamo tenuti a seguire. La Chiesa e le istituzioni devono lavorare insieme per dare certezze a tutti”. Sulla questione della laicità si è invece soffermato il consigliere Liddo Schiavo il quale ha aggiunto: “Eccellenza, lei potrà fare tanto per la sua Diocesi. Anche da laici abbiamo una fede e la nostra morale è spesso cattolica”. “Ho apprezzato – ha detto il consigliere Francesco Saggio – il suo intervento durante il Premio Vittoriani. I giovani hanno bisogno di una guida. E la Chiesa, insieme all’istituzione, rappresenta una guida capace di dare delle risposte alle nuove generazioni e non solo”. “Formulo un augurio di buon lavoro – ha puntualizzato il consigliere Gino Gionfriddo – per la funzione di guida che è chiamato a svolgere, in un momento in cui la laicità non riesce ad esprimere valori morali. Compito della Chiesa è anche quello di tenere unita la società”. “Eccellenza – ha detto Nicky Paci – lei è chiamato a svolgere la sua missione in una zona difficile. Il suo lavoro può contribuire a rafforzare le istituzioni”. “Ho ascoltato il suo intervento – ha precisato Corrado Calvo - nella giornata dell’insediamento, a Noto, e mi ha entusiasmato. Lei sarà un riferimento assoluto per la diocesi”. “Nel riconoscere il ruolo di grande responsabilità – ha detto Gaetano Amenta – che svolge nella sua diocesi, accolgo la sua presenza in questa aula come messaggio forte di partecipazione della Chiesa come istituzione religiosa e di fede che sente il bisogno di stare vicino e di collaborare con le istituzioni civili e politiche”. “Vi ringrazio – ha detto infine mons. Staglianò – per avermi invitato in questa aula. Costituisce un atto di grande laicità. Tra noi uno scambio di disponbilità nell’unico tema che ci accomuna: la laicità, appunto. Sono molto contento di essere il Vescovo di Noto. Un territorio splendido, di impareggiabile bellezza geografica, monumentale e umana. Ho già incontrato tanta gente nella mia Diocesi. E devo dire che sin dall’inizio ho sentito questa provincia molto vicina”. Nel corso del suo intervento il vescovo di Noto si è a lungo soffermato sul rapporto tra religione e laicità, sul rapporto tra il bene e il male. Intanto stamane il Papa ha donato, a mons. Salvatore Pappalardo, il Pallio. “Il Consiglio provinciale – ha detto il presidente Michele Mangiafico – condivide oggi con l’intera comunità siracusana la gioia per il Pallio che il Papa dona a Monsignor Pappalardo quale simbolo del legame con la diocesi siracusana da parte del nostro buon pastore”.
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