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“L’approvazione della riduzione fino al 5% dell’imposta di trascrizione degli autoveicoli per i non vedenti e i non udenti da parte del Consiglio provinciale, è un segno di grande sensibilità da parte dell’Assemblea che ha voluto questo provvedimento sin dal suo concepimento”. Con queste parole il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha commentato l’approvazione, da parte del consesso di via del Labirinto, del punto sette all’ordine del giorno, vale a dire l’abolizione dell’imposta provinciale di trascrizione al Pra degli autoveicoli per i disabili sensoriali. Un argomento caro al consigliere Mariano Caldarella che l’ha proposto e ne ha seguito tutti i passaggi fino all’approdo in Consiglio.
Sull’argomento un intervento, in aula, del consigliere Alessandro Acquaviva, il quale, a proposito del regolamento riguardante, appunto, l’imposta provinciale di trascrizione, ha chiesto che in calce all’articolo 2 venisse aggiunta la frase “L’imposta non è dovuta in caso di successione ereditaria verso eredi diretti”.
Tuttavia, mancando i pareri competenti, su richiesta del presidente Mangiafico, Acquaviva ha ritirato il suo emendamento e lo proporrà direttamente in Commissione. Approvati in aula, all’unanimità, anche quattro debiti fuori bilancio.
Non si è svolta l’attività ispettiva e non è stato discusso il Piano triennale delle opere pubbliche. Perché il consigliere Gaetano Amenta, per via dell’attuale situazione politica, ha chiesto il rinvio del Consiglio al 20 luglio, richiesta alla fine passata, per cui attività ispettiva e Piano triennale costituiranno punti aggiuntivi dell’ordine del giorno della seduta del 20. Sulla richiesta di Amenta , si è espresso il consigliere Carmelo Spataro che ha detto: “Prendiamo atto di questa verifica che riguarda il centrodestra, ma scaricare una verifica politica sull’attività del Consiglio provinciale costituisce un atto di irresponsabilità”.
“Pur dispiaciuto – ha detto Paolino Amato – mi associo alla richiesta di Amenta”. Il consigliere Gino Gionfriddo, invece, aveva proposto di andare avanti almeno con l’attività ispettiva.
“E’ chiaro – ha detto il consigliere Nicky Paci – che a seguito del documento firmato da tutti i consiglieri di maggioranza, documento che chiedeva l’azzeramento della Giunta, il Consiglio provinciale aspetta che la situazione si definisca”.
Per l’Amministrazione attiva hanno partecipato ai lavori del Consiglio il presidente Bono e gli assessori Reale, Meloni, Barbagallo, Di Rosolini e Mangiafico.
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