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Consiglio provinciale dedicato alla gestione del sistema idrico. Tredici i consiglieri presenti. In aula il presidente della Provincia, Nicola Bono, che è anche il presidente dell’Ato idrico. Gli assessori provinciali Pippo Barbagallo e Salvatore Mangiafico, esponenti di alcuni movimenti civici (Giuseppe Scarpato di Augusta), Corrado Rizza e Bartolo Pellegrino in rappresentanza di Sai 8, il giornalista Pippo Cascio, autore del piano di comunicazione sociale della Sogeas e vari amministratori in rappresentanza di alcuni comuni: Paolo Censabella (Lentini), Pippo Puglisi (Solarino), Corrado Valvo (Noto).
La seduta, che aveva l’obiettivo di fare il punto della situazione sul sistema idrico in provincia di Siracusa, è iniziata con la relazione letta in aula dal presidente Nicola Bono.
In particolare il presidente Bono ha sottolineato tutte le iniziative messe in atto da quando è diventato capo dell’Amministrazione e quindi presidente dell’Ato idrico. Iniziative che hanno riguardato tantissimi comuni del territorio. Il presidente Bono ha detto di aver sempre difeso gli interessi degli utenti citando tutte le volte che Sai 8 ha dovuto annullare le bollette rettificando le tariffe.
Il presidente Bono ha anche parlato dei nuovi investimenti che dovranno migliorare il servizio idrico e di depurazione. “A Portopalo – ha spiegato Bono – si potrà realizzare il collettore di collegamento al depuratore e la condotta sottomarina di allontanamento dei reflui depurati per un investimento complessivo di oltre due milioni di euro. Ad Augusta si potrà realizzare la rete idrica nella zona denominata “Monte” con un investimento di circa 900 mila euro. A Siracusa il collettore fognante di Targia , così da addurre i reflui al depuratore Ias e porre fine allo scempio dello scarico a mare e investendo 1 milione e 200 mila euro. A noto, invece, si punterà si punterà all’efficienza dei depuratori di Passo Abate, con un investimento di due milioni e 700 mila euro”.
Il presidente Bono ha accennato anche alle obsolete condutture idriche di Siracusa e agli interventi (impianti di depurazione, rete fognaria, rete idrica) nei comuni di Solarino, Floridia, Pachino, Buscemi, Priolo, Francofone, Sortino.
Il presidente Bono ha concluso affermando che “i cittadini di questa provincia devono avere la piena percezione che i loro diritti, per quanto attiene ai servizi idrici integrati, sono pienamente tutelati, nel presente ed in prospettiva, sia sotto il profilo dell’economicità che dell’efficienza”.
Negli interventi degli amministratori e del rappresentante dei movimenti civici, un unico comune denominatore: bollete care (ma il presidente Bono ha chiarito che si tratta della seconda tariffa più bassa praticata in Sicilia), dispersione di acqua a causa della rete obsoleta, bollete anomale, acqua che esce dai rubinetti addirittura colorata.
Per quanto riguarda il Consiglio provinciale, da registrare gli interventi dei consiglieri Giuseppe Bastante (“invito il presidente Bono a sensibilizzare Sai 8 ad intervenire sul territorio in modo professionale”); Gino Gionfriddo che ha parlato della situazione di Priolo, dell’approvvigionamento dell’acqua; di Alessandro Acquaviva che ha parlato di tavolo tecnico permanente, di assunzioni, dell’ipotesi che la Provincia acquisisca azioni Sai 8; “Do atto al presidente Bono – ha chiarito Niki Paci di essersi messo sempre a disposizione per trovare le soluzioni: questa situazione è stata ereditata”; Rosario di Lorenzo che ha chiesto di istituire la carta dei servizi per i cittadini.
Per quanto riguarda Sai 8 ha parlato Corrado Rizza del consiglio d’Amministrazione che ha evidenziato tutti gli interventi che la società ha messo in atto per migliorare i servizi. Rizza ha anche preannunciato la presentazione di una memoria che farà avere al presidente Bono, memoria che sarà messa a disposizione del presidente del Consiglio, Michele Mangiafico che ne darà copia ai singoli consiglieri.
“Occasione importante – ha detto il presidente Michele Mangiafico - quella offerta dal Consiglio provinciale perché ha permesso di dar voce attraverso gli interventi dei consiglieri provinciali, espressione di varie parti del territorio, dei rappresentanti degli enti locali dei movimenti civici nati in tanti comuni a tutela dei diritti dei cittadini, alle lamentele e ai disagi che la popolazione sta vivendo nell’usufruire del servizio idrico affinché l’Ato possa intervenire per la risoluzione di tutte queste criticità”.
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