|
Fumata nera per quanto riguarda il Piano triennale delle opere pubbliche che neanche ieri sera, al termine di una seduta che ha sancito una spaccatura all’interno della maggioranza, è stato approvato perché ad un certo punto, dopo un dibattito “caldo”, è venuto a mancare il numero legale e al presidente Michele Mangiafico non è rimasto altro che dichiarare chiusa la sessione. Adesso il Consiglio dovrà essere riconvocato con un nuovo ordine del giorno.
Il presidente Mangiafico ha aperto i lavori chiedendo al consigliere Gaetano Amenta di illustrare il primo dei ventuno emendamenti (con parere contabile sfavorevole, ma tecnico favorevole). E in effetti il consigliere Amenta ha definito utile per la comunità della zona la realizzazione di una rotatoria sulla Maremonti, nei pressi del comune di Canicattini Bagni.
Subito dopo l’intervento di Amenta ha preso la parola il consigliere Nino Butera che ha chiesto dieci minuti di sospensione- accordati – perché in sede di Commissione – ha precisato Butera – era emersa la ipotesi di ritirare gli emendamenti.
Gino Gionfriddo ha detto che bisognava non entrare nel merito dei singoli emendamenti. Paolino Amato ha detto di condividere quanto affermato da Gionfriddo e che Fi ritirava i propri emendamenti. Dello stesso parere Roberto Getulio. “Secondo me – ha invece puntualizzato Liddo Schiavo – bisognerebbe approvare soltanto il Piano triennale delle opere pubbliche.
Dopo la sospensione, l’ira del consigliere Amenta: “questo atteggiamento – ha detto – non può essere accettato, così si va alla spaccatura. Se Forza Italia vuole un braccio di ferro, facciamolo pure”
“Abbiamo dimenticato il buon senso – ha aggiunto Gino Gionfriddo – dovrei essere contento, come rappresentante dell’opposizione, a osservare una maggioranza che si frantuma. Auspico che si faccia qualcosa”.
Gianni Briante, di Forza Italia: “Rivolgo un appello all’Amministrazione attiva per un chiarimento definitivo. Stasera abbiamo fatto una brutta figura, perdendo un occasione per portare avanti opere che l’opinione pubblica aspetta da tempo. Serve un confronto urgente alla presenza del presidente Bono. Se mettiamo una firmetta ce ne andiamo tutti a casa a facciamo venire qui altra gente”.
Per l’Amministrazione (presente con gli assessori Salvatore Mangiafico, Tino Di Rosolini e Pippo Barbagallo) ha preso la parola l’assessore al Bilancio, Tino Di Rosolini il quale ha precisato che da subito si muoverà, interessando ovviamente il presidente Bono, per sanare i motivi che portano alla frizione tra Consiglio e Amministrazione e porre fine al malumore che serpeggia tra la maggioranza.
Il Presidente del Consiglio provinciale, nel dichiarare chiusa la sessione di lavoro e annunciare che nei prossimi giorni lavorerà per predisporre un nuovo ordine del giorno, ha ringraziato l’assessore Di Rosolini per l’assunzione di responsabilità nei confronti dei rapporti interni alla maggioranza, affinché si giunga ad un clima più sereno, che sia funzionale anche ai lavori dell’assemblea consiliare.
|