Data: 06/11/2009
Oggetto: Solidarietà ai precari della scuola
  Il Consiglio provinciale, nel corso della seduta che si è svolta ieri sera (presenti rappresentanti del comitato dei precari), ha espresso, attraverso un documento unitario, solidarietà agli insegnanti precari. Questo il testo del brevissimo documento: “Il Consiglio provinciale esprime grande e piena solidarietà al mondo dei precari della scuola auspicando la modifica del provvedimento nazionale del ministero dell’Istruzione onde evitare i tagli delle cattedre previsti in Sicilia”. L’approvazione di questo documento è stata la conseguenza di un accordo in aula sulla necessità di elaborare un unico documento rispetto ai due in discussione: la mozione presentata dal Consigliere Alessandro Acquaviva contro l’accordo Regione-Ministero dell’istruzione sul precariato scolastico e l’ordine del giorno presentato ieri in aula da Paolino Amato per il gruppo di Forza Italia e illustrato, prima del dibattito, dal consigliere Francesco Saggio. In particolare il nuovo documento presentato da Forza Italia proponeva due aspetti fondamentali: la trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato per gli incarichi dati ai docenti su cattedre in organico di diritto; l’abolizione del tetto massimo di un insegnante ogni due alunni diversamente abili. Su questi due documenti si è aperto un dibattito che ha anche portato a una sospensione di dieci minuti dei lavori proprio per cercare di trovare una sintesi tra i due testi. Alla fine il Consiglio, su input del presidente Michele Mangiafico che ha così portato a sintesi le varie proposte emerse durante il dibattito, ha deciso, appunto, di elaborare quel documento di solidarietà e al tempo stesso ha stabilito di inviare i documenti presentati da Forza Italia e da Alessandro Acquaviva alla terza commissione affinché, insieme ai capi gruppo, venga elaborato un unico ordine del giorno. Su questa decisione si è chiuso il Consiglio provinciale che è stato aggiornato a lunedì 9 novembre alle 19. In favore della mozione originaria (quella di Acquaviva) si era espresso il consigliere Carmelo Spataro che aveva contestato alcuni passaggi del documento firmato da Forza Italia e illustrato, nei suoi aspetti più importanti, da Francesco Saggio. Da parte sua il consigliere Niki Paci ha detto che non se la sentiva di bocciare l’uno o l’altro documento, anche perché entrambi sposavano quello che era lo spirito del Consiglio: esprimere solidarietà ai precari e dissenso verso l’accordo. Il consigliere Corrado Calvo ha chiesto ad Acquaviva di ritirare la sua proposta per presentare in questo modo un documento unitario. E sull’esigenza di trovare una sintesi tra i due documenti sono intervenuti i consiglieri Liddo Schiavo, Mariano Caldarella e Roberto Getulio. Gaetano Amenta ha detto: “Questa è una problematica seria, serve una difesa del nostro territorio al di là dell’appartenenza”. Accorato l’intervento di Biagio Saitta: “Ci dobbiamo sentire coinvolti in prima persona in questa vicenda. E’ in gioco la sopravvivenza delle famiglie. Piuttosto facciamo una denuncia seria insieme a queste persone, manifestiamo con loro, prepariamo un documento con proposte serie” “E’ emersa la capacità del Consiglio provinciale – ha commentato il presidente Michele Mangiafico - di trovare una sintesi nella sensibilità con cui ha espresso solidarietà al dramma che in questo momento vivono i precari del mondo della scuola che è dramma professionale, umano e familiare”.
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