Un tavolo tecnico alla Provincia Regionale di Genova
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«I tagli - prosegue la nota della Provincia - impongono decisioni drastiche ma necessarie al fine di contenere al massimo tutti i costi che incidono sul bilancio e tra queste le utenze e i costi di riscaldamento relativi agli istituti scolastici di competenza provinciale».</br>
«Per questo motivo - continua la nota - è stato deciso che, a decorrere dall’anno scolastico 2014/2015, la disponibilità dei plessi scolastici sarà limitata a cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì. </br>Pertanto, nella giornata di sabato, tutti gli edifici ospitanti istituti di istruzione superiore dovranno rimanere chiusi». </br>La nota termina con «la speranza che la situazione in futuro possa migliorare». </br>La nota diffusa dalla Provincia è già stata affissa agli albi degli istituti di istruzione superiore coinvolti da questa decisione che contano migliaia di persone tra studenti, docenti e collaboratori scolastici.</br>
A questo punto, gli istituti scolastici dovranno adeguarsi per rimodulare l’orario di insegnamento scegliendo se effettuare uno o più rientri pomeridiani o aggiungere ogni giorno una o più ore di lezione a fine mattinata.</br>Analoghi provvedimenti per le scuole superiori di Milano e di Venezia.</br> Mentre a Pavia l'assessore, Milena D'Imperio ha tentato la via più drastica: non più una richiesta, ma un obbligo. </br>"Non possiamo più permetterci scuole aperte anche il sabato, questa volta i soldi sono finiti davvero", ha chiarito l'assessore D'Imperio:"il decreto 66 varato dal Governo per le coperture degli 80 euro, e ora divenuto legge, impone alla Provincia di restituire allo Stato 3,5 milioni di euro. </br>Tecnicamente non siamo alla presenza di tagli diretti alla scuola ma, di fatto, siamo chiamati ancora a risparmiare su una serie di voci tra cui le utenze, cioè i costi di riscaldamento e luce, e sui trasporti di collegamento con le palestre".</br> Provvedimenti non accolti bene dai docenti e da alcune associazioni di studenti che hanno chiesto una rimodulazione degli orari. |