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Cavagrande
Dall’alto di Avola Antica si gode dello spettacolo del canyon della riserva naturale di Cavagrande del Cassibile, una gola profonda in alcuni punti anche 300 metri, che risale verso i monti Iblei aprendosi a ventaglio con coste spesso ripidissime, per oltre 10 chilometri. Uno scenario maestoso nel quale sono localizzate circa duemila tombe a grotticella che formano la necropoli del Cassibile, risalente alla seconda fase della cosiddetta cultura di Pantalica (dal 1000 all’850 a.C.). Gli scavi in queste grotte, condotte dall’archeologo Paolo Orsi, alla fine del XIX secolo portarono al ritrovamento di una ceramica detta "piumata". Al periodo della dominazione araba, invece, risalgono i "ddieri", agglomerati rupestri costituiti da grotte comunicanti sulle alte pareti di tufo che costeggiano il letto del fiume Cassibile.